Lamezia. Presentata Esperide, la cultura artistica in Calabria

Dieci anni di passione e lavoro per Esperide, la rivista scientifica dedicata all’arte e ai beni culturali calabresi.

L’incontro al Chiostro di San Domenico è nat, appunto, per celebrare la prima decade di vita di questa splendida rivista, unica opera calabrese riconosciuta dall’Anvur (Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della Ricerca).

A fare gli onori di casa, Tommaso Colloca, presidente dell’associazione culturale “Natale Proto” che, anche se nata da poco meno di un anno, ha nei suoi obiettivi anche quello di aiutare la rivista nella promozione dei beni culturali calabresi.

Intervenuti anche Mario Panarello, direttore di Esperide e collaboratore dell’associazione Natale Proto e e gli storici dell’arte Domenico Pisani (vice-direttore di Esperide) e Gianfrancesco Solferino.

A quest’ultimi il presidente Colloca ha consegnato la tessera onoraria dell’associazione.

Pisani ha portato la sua esperienza raccontando la scelta di questo nome. Le Esperidi sono figure della mitologia greca, figlie della Notte, e di Erebo che, secondo la leggenda, custodivano il giardino dei pomi d’oro di Era.

Ercole, nella sua undicesima fatica, doveva trovare i tre pomi d’oro ma nessuno sapeva dove fosse questo giardino, quindi fece un lungo viaggio alla ricerca di questi frutti. Pisani paragona gli studiosi ad Ercole, in quanto anche loro compiono numerosi sforzi (fatiche) alla ricerca della verità.

Mario Panarello ci racconta che la rivista, che si occupa di promuovere tutte quelle che sono le bellezze e i beni culturali calabresi, ha un’uscita semestrale, anche se a breve usciranno numeri doppi.

Nei primi anni ha ricevuto finanziamenti da province e regione, poi man mano i fondi son venuti a mancare ed attualmente si autofinanzia.

Quindi sono notevoli gli sforzi compiuti per mantenere in vita un bene prezioso che racconta le bellezze storico-artistiche della nostra regione.