Lamezia, ex sindaco Materazzo: “Il Comune è il deserto dei Tartari”
2 min di letturaLAMEZIA. L’ingegnere Pasquale Materazzo, già sindaco di Lamezia negli anni Ottanta, protesta contro il livello di disamministrazione raggiunto dalla città di Lamezia Terme.
Di seguito la nota inviata dall’ingegnere agli organi di informazione: “Cari concittadini, il livello di disamministrazione raggiunto in città ha toccato livelli preoccupanti e non oltre tollerabili. Ciò che inizialmente poteva apparire un difficile approccio alle problematiche che pure ha la nostra città, si stanno evidenziando come una forma di punizione dura contro tutti, senza mostrare alcuna forma di umanità. La chiusura delle strutture sportive e ricreative dopo decenni di funzionamento ha inferto un colpo mortale alle categorie più pregiate di una società: giovani e ambienti con interessi culturali. Il blocco delle attività produttive con motivazioni assolutamente risibili hanno già prodotto danni economici alle famiglie che dal lavoro e non da altro traggono il loro sostentamento. La conseguenza è stata ed è un incremento impressionante della disoccupazione che come conseguenza ha prodotto una recessione che è sotto l’evidenza di tutti. Il Comune, un tempo riferimento dei cittadini è diventato il “Deserto dei Tartari”, dove non si fa nulla e tutti aspettano che il nemico dia il colpo di grazia. Se c’è una cosa che è assolutamente inspiegabile è la proroga di sei mesi concessa alla Commissione straordinaria che in questa prima fase ha prodotto danni incommensurabili e continua con pervicacia a distruggere la già misera economia cittadina. Il settore dell’edilizia privata che da sempre ha trainato l’intera economia cittadina è ormai totalmente fermo, le gru e montacarichi, appartengono ormai a razze estinte. Ritengo che la città non possa sopportare altri sei mesi di vacanza per i commissari, ed altri sei mesi di vacanza per dei dirigenti che hanno mostrato ampiamente tutti i lori limiti culturali e professionali, ai quali andrebbe tolta la cittadinanza.
Per queste e tante altre ragioni lunedì prossimo promuoverò d’avanti alle sede municipale, una protesta personale, con l’intento promuovere un incontro pubblico durante il quale la Commissione straordinaria dovrà dare giustificazione di un operato così fallace e inconcludente alla città”.