Lamezia, ex sindaco Materazzo: le previsioni sul Psc non hanno più valore
3 min di letturaLAMEZIA. L’ingegnere Pasquale Materazzo, già sindaco di Lamezia negli anni passati, esprime le sue considerazioni sul Psc ( piano strutturale comunale) adottato dalla consiliatura Speranza e mai arrivato in aula per l’approvazione definitiva con l’amministrazione Mascaro. Di seguito le riflessioni del noto professionista lametino: “A Lamezia si vorrebbe chiudere la partita sul Psc con una approvazione definitiva, senza sapere nulla di procedura, in sostanza in base alla ripartizione a blocchi organizzata dalla Regione come guida nell’approvazione del Piano, Lamezia dovrebbe iniziare la quinta fase denominata “Valutazione pareri ed osservazioni-adeguamento e approvazione del Psc”. Questa quinta fase non può avere inizio in quanto in base all’art. 60 della legge regionale n.19/02 il comma 3, stabilisce che le misure di salvaguardia decorrenti dalla data di adozione del Psc hanno validità massima in tre anni, ampiamente trascorsi, il che ha prodotto una frattura alla continuità procedimentale, conseguentemente bisogna tornare indietro. Mentre sui tre anni tutti convergono, ciò che resta incerto è la permanenza della delibera di adozione. Alcuni ritengono che dopo i tre anni decadendo le misure di salvaguardia decade anche l’adozione, altri ritengono che pur decadendo le misure di salvaguardia l’adozione resta in vigore in quanto questa dovrebbe essere annullata con una apposita delibera.
Il problema posto non è formale ma sostanziale, ovvero la decadenza delle misure di salvaguardia ed il ritorno in essere del Prg, comporta che tutte le domande di permessi di costruire conformi al Prg ma difformi dalle previsioni del Psc sono state sospese nel periodo di salvaguardia, dopo tale periodo devono essere autorizzate.
Questo riapre i tempi di attuazione del Prg, il che significa che pur permanendo una delibera di adozione del Psc le sue previsioni non hanno più nessun valore, quella delibera viene svuotata di contenuto. Sembrerebbe che la commissione straordinaria in contrapposizione alla quasi totalità dei partiti e degli ordini professionali vorrebbe approvare il PSC, naturalmente anche con la connivenza mostrata dalla Regione, ciò nonostante la correttezza della procedura non può essere derogata. Quello che bisogna fare è procedere all’annullamento della delibera di adozione, in quanto dovendo procedere a nuova adozione, comporterebbe l’esistenza di due piani adottati. La nuova adozione dovrà verificare cosa è cambiato sul territorio dopo la decadenza dei tempi di salvaguardia, decidere sugli emendamenti approvati in consiglio riguardanti via del Progresso e via delle Terme, modificare il Piano in base alle osservazioni ricevute, confermare le scelte che hanno portato al Piano Crocioni.
La nuova adozione comporterà la riapertura dei tempi per presentare nuove osservazioni, rispondere alle osservazione, avere il parere motivato espresso dall’autorità competente per la VAS che andrà pubblicato, per avere le osservazioni su esso e andare all’approvazione definitiva. Riscontrata la competenza degli attori nella stesura del Psc di Lamezia, la stima dei tempi non credo che siano compatibili col mandato a termine della commissione straordinaria.
Redazione