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Lamezia. I fedeli di San Teodoro Martire accolgono la reliquia del loro patrono e protettore

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L’Anno Giubilare – il venticinquesimo giubileo universale ordinario della storia della Chiesa cattolica, che ha come tema “Pellegrini di Speranza” – è ormai vicino ad essere celebrato

Il Giubileo è tempo di particolare grazia, tempo in cui si fà esperienza viva dell’amore di Dio e della speranza della salvezza in Cristo. Infatti, il messaggio centrale del Giubileo è soprattutto la speranza. Papa Francesco, nella Bolla d’indizione del Giubileo, “Spes non confundit”, resa nota nella solennità dell’Ascensione del Signore, il 09 maggio 2024, sostiene che testimoni credibili della speranza sono i martiri: “abbiamo bisogno di custodire la loro testimonianza per rendere feconda la nostra speranza”. Essi sono uomini e donne che  – animati dalla speranza di essere sostenuti dalla forza dello Spirito Santo  – hanno saputo “rinunciare alla vita stessa di quaggiù pur di non tradire il loro Signore”.

San Teodoro – da sempre patrono e protettore della comunità cristiana “santeodorense” – rientra tra il numero di questi gloriosi testimoni della speranza!

I fedeli della Parrocchia preparano l’apertura dell’Anno Santo guardando proprio all’esempio del loro patrono e protettore, nella speranza che ogni suo sostegno e aiuto venga ottenuto grazie ai meriti che ha conquistato per grazia dinanzi a Dio con il suo martirio.

E proprio per l’occasione dell’evento giubilare, un frammento delle sacre spoglie del santo sarà custodito nella storica chiesa di S. Teodoro, un dono che l’Arcivescovo di Brindisi, Sua Ecc.za Mons. Giovanni Intini ha fatto alla comunità santeodorense, viste le ragionevoli motivazioni pastorali descritte nell’istanza presentatagli e sottoscritta dal vescovo della Diocesi lametina, Mons. Serafino Parisi.

San Teodoro è stato un soldato (forse generale) proveniente dalla Turchia le cui spoglie, secondo alcune ricostruzioni storiche, furono donate alla città brindisina da Federico II, in occasione del matrimonio con Isabella di Brienne celebrato nella Cattedrale.

Definito trismakarios, il «tre volte beato», oppure “megalomartire, e l’invincibile guerriero, San Teodoro risulta essere anche il protettore dei soldati.

Difatti, anche per gli uomini e le donne in divisa è prevista una giornata di preparazione al Giubileo delle Forze Armate, in programma l’8 e il 9 febbraio 2025, a Roma. Tale giornata pregiubilare aprirà la tre giorni di preghiera e predicazione riportati nel programma celebrativo dell’accoglienza del sacro frammento delle spoglie del santo soldato martire Teodoro. Questo è ciò che prevede il programma della tre giorni: venerdì 6 settembre, alle ore 11.00, nella chiesa di s Domenico, alla presenza delle autorità civili e militari verrà accolta la reliquia di 1° grado del santo soldato martire con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della Diocesi lametina, Mons Serafino Parisi e concelebrata da altri religiosi e sacerdoti. Al termine della funzione la reliquia sarà traslata nella storica chiesa di san Teodoro dove sarà accolta dai fedeli della comunità “santeodorense”. Nel pomeriggio, alle ore 17.30 inizierà il tempo delle confessioni e della preghiera del s. rosario; alle 18.00 sarà celebrata la s. messa presieduta dal parroco D. Antonio Fiozzo. Sabato 07 settembre, alle ore 16.30 inizierà il tempo delle confessioni e della preghiera del s. rosario; alle 17.00 sarà celebrata la s. messa presieduta dal vicario episcopale per la pastorale D. Leonardo Diaco. Al termine la reliquia sarà traslata nella chiesa di Maria SS. delle Grazie (Veterana).

Domenica 08 settembre, alle ore 08.30 inizierà il tempo delle confessioni e della preghiera del s. rosario; alle 08.00 sarà celebrata la s. messa presieduta dal Mons. Giuseppe Ferraro. Al termine la reliquia sarà traslata nella chiesa parrocchiale di San Teodoro dove alle ore 11.00 sarà la s. messa presieduta dal vicario generale della Diocesi lametina Mons. Buccafurni Tommaso.

I tre giorni della prima decade di settembre, cioè il 6, 7 e l’8, sono giorni da vivere con intensa partecipazione e spirito di fede, tutti volti a riscoprire il Giubileo, nella connotazione che lo specifica quale Giubileo dalla speranza che non tramonta, quella in Dio, di cui testimoni convincenti sono i martiri. Perciò, come da invito di Papa Francesco: “Lasciamoci fin d’ora attrarre dalla speranza e permettiamo che attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano. Possa la nostra vita dire loro: «Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore» (Sal 27,14). Possa la forza della speranza riempire il nostro presente, nell’attesa fiduciosa del ritorno del Signore Gesù Cristo, al quale va la lode e la gloria ora e per i secoli futuri”( Bolla di indizione, Spes non deconfudit, n. 25).

Fin da subito si ringraziano tutti coloro i quali hanno permesso di vivere ogni momento di questa tre giorni all’insegna della fede e della speranza cristiana: Sua Ecc.za, Mons. Serafino Parisi; il Comando Esercito Calabria, nella persona del Comandante Ugo Gaeta e quanti insieme a lui – nell’ambito militare – si sono prodigati nella cura di ogni aspetto organizzativo; si ringrazia la Presidenza del Consiglio Regionale che ha patrocinato l’evento; si ringraziano le imprese del lametino che hanno collaborato per la buona riuscita dell’evento; il Comune di Lamezia Terme, l’Assessorato alla cultura per l’attenta disponibilità; il comando della Polizia locale e il commissariato di Polizia di Stato per il supporto nel garantire la sicurezza pubblica e stradale; i fedeli tutti che con spirito di fraternità vivono ogni gesto per glorificare Dio e onorare i suoi santi amici.

 

 

 

 

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