Lamezia. Festival della Scienza al Galilei, gli studenti incontrano Angelo Maggio
2 min di letturaOggi al Liceo Scientifico Galileo Galilei si tiene il Festival della Scienza, giunto alla sua ottava edizione
Durante tre giorni di attività, gli studenti hanno l’opportunità di esporre le proprie opere per promuovere un rapporto armonioso tra arte e scienza.
Nella giornata odierna, il fotografo Angelo Maggio tiene un laboratorio di fotografia. Maggio si distingue come etnofotografo e fotografo di scena e da anni si dedica alla ricerca estetica, etica e concettuale sul concetto di “Non Finito Calabrese”. Attraverso la sua fotografia, Maggio racconta la presenza diffusa di edifici incompiuti in tutto il territorio della Calabria, che diventano simboli delle speranze tradite.
Gli studenti partecipanti al laboratorio sono guidati dalla docente Teodolinda Coltellaro. Questa esperienza non solo offre agli alunni la possibilità di apprendere l’arte della fotografia, ma permette loro anche di conoscere paesi lontani della Calabria come Alessandra del Carretto e Albidona, e di avvicinarsi alle tradizioni e alle festività locali.
L’etnofotografia è una disciplina che si limita a raccogliere e descrivere i materiali che sono oggetto dell’etnologia. Pertanto, la fotografia etnografica è quella che produce materiali che supportano e integrano le discipline antropologiche. La documentazione prodotta ha il valore di testimonianza nel tempo e fornisce dati sull’atteggiamento di chi l’ha prodotta.
Quando prodotta con l’etica appropriata, la fotografia diventa un mezzo per estendere la credibilità dell’osservazione antropologica, permettendo così la creazione di materiali utili per lavori di comparazione.
Angelo Maggio si è soffermato sul linguaggio fotografico realizzando un laboratorio con i ragazzi che hanno messo alla prova quanto appreso nella definizione linguistica del ritratto.
Ippolita Luzzo