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Lamezia, Gianturco e Rubino: “La fiera di San Biagio nel vergognoso degrado di Piazza Garibaldi”

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Si svolgerà nel degrado di Piazza Garibaldi la storica fiera di San Biagio che tanto lustro ha portato negli anni alla nostra città

Comunicato Stampa

Fino a qualche tempo fa il giardino pubblico era un’area molto frequentata dai lametini residenti in zona e non, oggi invece, rappresenta l’inerzia ed il fallimento dell’amministrazione Mascaro. Una vergogna assoluta che la città non dimenticherà facilmente.

A dichiararlo sono i consiglieri comunali di opposizione Mimmo Gianturco e Rosy Rubino.

“Torna finalmente in città la storica fiera di San Biagio dopo un lungo stop dovuto anche all’incapacità della Giunta Mascaro, ma una delle aree principali in cui si svolgerà e dove verranno allestite le bancarelle dei commercianti e quindi il luogo di maggiore aggregazione e passeggio – continuano – è lasciato nel totale abbandono. L’asfalto da ambo i lati è ormai diventato pericoloso per i pedoni e per le auto in transito in quanto le radici degli alberi caduti e tagliati nel corso del tempo, hanno provocato lo smottamento per lunghi tratti della strada a bordo piazza. L’area verde, o per meglio dire quello che ne resta, è diventata luogo impraticabile per via dell’incuria del verde pubblico, dell’abbandono di rifiuti, dei giochi per bimbi inutilizzabili, delle panchine ormai distrutte nonché di alcuni pali della luce addirittura pericolanti”.

“È una situazione vergognosa che si trascina ormai da troppo tempo e ancora nessuno dell’amministrazione comunale ha inteso prendere provvedimenti. Uno schiaffo immotivato alla memoria e alla dignità di Don Pasquale Luzzo – evidenziano Gianturco e Rubino – che tanto ha dato per la crescita sociale proprio in quella zona della città, nonché una costante mortificazione dei cittadini residenti. Se l’idea dell’amministrazione è quella di intervenire esclusivamente con la realizzazione del progetto PINQUA, deve sapere che la città non ha nessuna intenzione di attendere ulteriormente e che i continui rallentamenti della programmazione dei progetti, certificati tra l’altro dalla Fondazione con il Sud che colloca la città di Lamezia Terme fra le sette città con i peggiori ritardi, non sono affatto tollerabili”.

“Il sindaco e la sua allegra compagnia – concludono – dovrebbero chiedere scusa e provvedere immediatamente alla riqualifica con interventi risolutivi”.

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