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Lamezia. Il Comune aderisce alla Centrale unica di committenza di Reggio Calabria

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Il consiglio comunale in corso a Lamezia ha approvato l’adesione alla Centrale unica di committenza della città metropolitana di Reggio Calabria per accelerare le procedure burocratiche per le pratiche inerenti a bandi, appalti e simili.

Ad illustrare la motivazione per l’adesione è stato il sindaco Paolo Mascaro che ha ribadito:” Il Comune ha tante carenze anche perché dal 2014 siamo in pre-dissesto. Nelle scorse riunioni consiliari abbiamo approvato tutti gli strumenti economico-finanziari e quindi sette giorni fa alla commissione di stabilità abbiamo inoltrato l’autorizzazione per nuove assunzioni”. Mascaro ha ricordato che “nei due anni di commissariamento non è mai stato approvato un Peg (Piano economico di gestione) e che già dalla prossima settimana l’amminostrazione farà partire l’avviso di mobilità volontaria”.

Il sindaco ha sottolineato: “Siamo un Comune che rivede la luce dopo anni bui e che avrà finalmente anche nuove figure dirigenziali. Intanto, finchè l’organico non sarà al completo, si è pensato di aderire alla centrale unica di committenza della città metropolitana di Reggio Calabria. L’adesione serve a svolgere celermente le pratiche per bandi e appalti, risparmiando così tempo prezioso.

La Cuc – ha puntualizzato Mascaro – deve procedere entro un determinato tempo alla pubblicazione degli atti. La convenzione dura 5 anni; ma, poiché, sappiamo che è tutto mutevole, è previsto nella convenzione di recedere dalla convenzione stessa con un preavviso di 30 giorni. L’adesione mira ad una maggiore funzionalità ed economicità”.

La proposta dell’adesione alla Cuc è stata licenziata dalla commissione competente con dieci si e 6 astensioni. Il consiglio ha approvato con 14 pareri favorevoli, compreso quello di Ruggero Pegna (esponente della minoranza) e con quattro voti contrari da parte dei consiglieri di opposizione  Guarascio, Piccioni, Cittadino e Villella.

Lucia  Cittadino ( Nuova era) ha dichiarato: ” La Cuc può essere un limite. Sono convinta che il Comune appena avrà il personale sufficiente potrà svolgere da solo tutto il lavoro relativo all’espletamento di bandi, gare e quant’altro. Non vedo perché dobbiamo rivolgerci alla Cuc. Le soluzioni le dobbiamo trovare al nostro interno e con i nostri mezzi”.

Per Annalisa Spinelli (Lameziattiva) “la scelta del sindaco è ben ponderata, presentata in commissione. E’ una via d’uscita: la convenzione non riguarda l’intera attività amministrativa ma, per come è formulata, guarda all’effettiva realizzazione di atti che possono consentire a questa città di ripartire. Allora ben venga, la Cuc: un aiuto importante che deve essere visto come opportunità per rimettere in movimento il nostro territorio”.

Pietro Gallo (Fratelli d’Italia): “Dobbiamo essere operativi e la macchina burocratica deve procedere speditamente. Noi ne abbiamo bisogno perché in questo momento non abbiamo personale”.

Rosario Piccioni ( Lamezia bene comune): “Fino a pochi anni fa l’ufficio appalti era un fiore all’occhiello per gli uffici comunali. Guardiamo, dunque, alla responsabilità di chi dirige la macchina amministrativa perchè la capacità di chi dirige è quella che bisogna formare altro personale in vista dei pensionamenti dei dipendenti più anziani. La Cuc della città metropolitana reggina è una scelta inopportuna, visti i trascorsi per mafia di tante amministrazioni del territorio e della stessa città di Reggio Calabria. Non capiamo come mai non ci si sia rivolti alla stazione unica appaltante regionale o a quella di Catanzaro piuttosto che finire a Reggio Calabria”.

Aquila Villella (Pd): “Capisco le ragioni del sindaco di voler accelerare i ritmi delle procedure ma mi dispiace che Catanzaro abbia detto ‘no’ e non ci abbia consentito di aderire alla sua Centrale unica di committenza. Inviterei, dunque il sindaco Mascaro a rivedere i rapporti col primo cittadino della città capoluogo. Ma la scelta della Cuc reggina mi lascia perplessa”.

Mascaro rispondendo agli interventi dei consiglieri ha puntualizzato: “Anche se si aderisce alla Cuc, al soggetto aderente rimangono le sue funzioni proritarie tranne l’effettuazione della gara. Al Comune rimane la programmazione delle opere, la determinazione dei fabbisogni, l’individuazione delle fonti finanziarie, la determinazione a contrarre (Capitolato, schema di contratto, i requisiti richiesti per partecipare alla gara). La sovranità del nostro territorio non viene minimamente intaccata. Ma visto che abbiamo tanti finanziamenti abbiamo bisogno di aiuto per smaltire le pratiche. L’alternativa è l’impossibilità assoluta di non riuscire ad andare avanti o tentare questa strada. Se l’iniziativa in questione non dovesse rivelarsi ottimale, possiamo sempre rescindere la convenzione”.

La riunione consiliare ancora in corso è iniziata con un minuto di silenzio in memoria della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, scomparsa un mese fa. Red.

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