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Lamezia. Il consiglio comunale approva il bilancio consuntivo 2019 e il consolidato 2018

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LAMEZIA. Il consiglio comunale ha appena licenziato favorevolmente il bilancio consuntivo 2019 e il bilancio consolidato 2018.

Il consuntivo è stato approvato con 15 consensi, ovvero con i voti della maggioranza e con il ‘si’ di Ruggero Pegna (Udc) componente dell’opposizione. Contrari gli altri esponenti della minoranza; assenti al momento del voto Aquila Villella (Pd) e Eugenio Guarascio (Nuova Era). Per quanto riguarda il consolidato 2018, l’assemblea si è espressa con 15 voti favorevoli (compreso il ‘si’ di Pegna) e con gli 8 voti contrari dei componenti dell’opposizione. Ad illustrare in maniera dettagliata i due strumenti economico-finanziari è stato l’assessore al Bilancio Sandro Zaffina che ha ricevuto il plauso del sindaco e di molti consiglieri. Zaffina ha ribadito che i due bilanci sono il frutto dell’operato della commissione straordinaria, quindi situazioni di fatto che non si possono cambiare.

Il sindaco Paolo Mascaro ha sottolineato che l’attuale amministrazione in carica ha approvato il consuntivo con 23 giorni di ritardo e che invece i commissari hanno approvato lo strumento finanziario del 2018 con 126 giorni di ritardo. “Questa è la riprova – ha commentato Mascaro – che le amministrazioni elette sono più efficienti di quelle nominate”. Zaffina e Mascaro hanno ampiamente contestato i rilievi dei revisori dei conti che hanno espresso parere sfavorevole nei confronti del bilancio. L’assessore, il sindaco e anche alcuni consiglieri, nei loro rispettivi interventi, hanno stigmatizzato il fatto che i revisori fossero assenti nonostante siano stati invitati a presenziare alla riunione consiliare. Zaffina ha spiegato che abbiamo 8 milioni di euro come giacenza di cassa e che, il nervo scoperto per le finanze dell’amministrazione, rimane la difficoltà a riscuotere i tributi.

Capacità fortemente peggiorata durante la gestione commissariale. Mascaro ha poi puntualizzato: “Quando l’ente è stato commissariato aveva solo due indici di deficit, oggi ne ha 5 su 8, non certo per colpa di questa amministrazione ma bensì per l’operato di chi ci ha preceduto. Non siamo sull’orlo del fallimento. Chi dice ciò afferma una falsità. L’amministrazione – ha precisato il sindaco – è fallimentare quando per pagare i debiti fuori bilancio contrae mutui. Non lo è quando paga con le entrate correnti e noi paghiamo con questa seconda modalità”. Red.

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