Lamezia, il Meetup segnala il forte degrado dell’area mercatale di Sambiase
2 min di letturaLAMEZIA. “E’ da anni che ormai è visibile il degrado in cui versa la zona mercatale di Sambiase, intitolata alla memoria di Pino Cosentino; con riferimento in particolar modo, al tratto compreso tra via Cataldi, già Anzaro, e via Padre Giovanni Vercillo.
Mai, tuttavia, – afferma il Meetup 5 Stelle Lamezia Amici di Beppe Grillo nel raccogliere la segnalazione della simpatizzante Franca Isgrò – si era arrivati allo squallido scenario attuale: rifiuti sparsi dappertutto ai bordi della strada, all’interno di un vicino uliveto e persino al centro stesso della strada.
Ma gli abitanti della zona dove vivono? Ci saremmo aspettati una loro protesta, un segnale forte. Ad esempio un – ripuliamo tutti assieme e vigiliamo affinché tale scempio non abbia più a verificarsi”.
Invece niente, l’indifferenza totale. Percorrendo alcuni tratti della zona citata, balzano subito agli occhi le montagne di rifiuti di ogni genere: gomme di autoveicoli, frigoriferi, materassi, televisori, biancheria, rifiuti organici e via dicendo.
Ci teniamo a che le nostre case siano pulite ma, poi, allo stesso tempo ci sentiamo obbligati a sporcare la casa di tutti, lasciando rifiuti sparsi ovunque, magari anche lanciandoli direttamente dai finestrini delle nostre macchine”.
“Ci siamo ormai rassegnati a vivere in mezzo alla spazzatura, al puzzo che la stessa produce, con annesso contorno di cani randagi, topi e moscerini. Un quartiere completamente deturpato insomma. Ci dobbiamo riappropriare del nostro territorio, dobbiamo sentire nostro ogni angolo della città maltrattato, sfruttato e martoriato da sempre da una politica incapace ed assente. Una città che avrebbe tanto da offrire, invece ridotta allo sbando”.
Se la politica ha sin qui fallito, è anche vero che come cittadini, direttamente o indirettamente, non ci siamo comportati decisamente meglio. Urge cambiare rotta, non sarà facile ma abbiamo una storia, delle tradizioni,un passato da difendere e custodire. Un futuro da creare – concludono dal Meetup cittadino – per la nuova generazione, alla quale certamente non abbiamo dato un buon esempio”.