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Lamezia. Immersione culturale a Firenze per gli studenti del Galilei

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Lamezia. Immersione culturale a Firenze per gli studenti del Galilei

Si è da poco concluso, con grande rammarico dei ragazzi, il viaggio d’istruzione delle classi terze della sezione D e A del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Lamezia Terme

Meta del viaggio, come ogni anno per le classi terze, Firenze. Anche quest’anno tutte le classi del Liceo, suddivise in gruppi di due e scaglionate nel tempo, hanno svolto il loro viaggio d’istruzione in ambiti distinti della nostra bella Italia: le prime classi in Calabria, le seconde in Puglia, le terze a Firenze, mentre le quarte hanno svolto un viaggio itinerante in alcune città del Veneto e della Lombardia. Per le quinte classi è prevista il classico viaggio all’estero che si svolgerà prossimamente.

Firenze per le terze classi del Galilei è diventata ormai meta imprescindibile nel percorso formativo, in virtù della parte di programmazione disciplinare che i ragazzi svolgono nel corso di questo anno cruciale in ordine alla propria formazione. Infatti, il neoplatonismo, filtrato dal pensiero cristiano, ha prodotto in questa città un substrato culturale capace di generare una tale concentrazione di capolavori difficilmente riscontrabili in altri ambiti umani nel mondo, per cui vivere tre giorni intensi dentro la città ci ha consentito non solo a vedere tante opere d’arte, ma anche di fruirne lo spazio, respirarne l’aria, misurarne con i sensi ogni strada, piazza, cortile, fare esperienza della sua magica atmosfera.

A rendere più gradevole la permanenza in città, ha contribuito notevolmente per il nostro gruppo l’aver alloggiato in un albergo molto centrale, collocato a circa 150 metri dal duomo e immediatamente a ridosso dell’Accademia di Belle Arti, all’interno della quale, nell’ultimo giorno di permanenza, è stato possibile ammirare lo straordinario Davide di Michelangelo.

Firenze è una città che parla di arte, ma parla anche di storia con le sue origini etrusco – romane e il suo impianto a maglie ortogonali derivate dal castrum romano. È nel medioevo, però, che la città esprime la sua straordinaria forza vitale, allorquando, seppur dibattuti tra innumerevoli difficoltà esterne e interne, i fiorentini sono riusciti a produrre uno sviluppo socioeconomico notevole, valorizzando la risorsa più abbondante di cui disponevano: il lavoro.

Sarà proprio al lavoro e all’orgoglio cittadino che già nel XIV sec. sarà innalzata la strepitosa torre del campanile opera di Giotto. Il XV sec. significherà poi, sotto l’egida dei Medici, l’affermarsi di personaggi come Brunelleschi, Donatello, Masaccio e poi Botticelli, Leonardo, Michelangelo, insieme a una schiera infinita di artisti altrettanto geniali e artigiani abilissimi che hanno lasciato ai loro discendenti un patrimonio di inestimabile valore; si pensi che quando ancora non esistevano i grattacieli in acciaio e vetro, audaci architetti fiorentini costruivano in mattoni, pietre e malta di calce, opere che sfiorano e anche oltrepassano i cento metri di altezza.

Lamezia. Immersione culturale a Firenze per gli studenti del Galilei

Il duomo con la sua cupola, la chiesa di Santa Croce e la Cappella Pazzi ad essa annessa, la chiesa di San Lorenzo con le sue sagrestie e il mausoleo dei Medici, i palazzi Medici Riccardi, Strozzi, Rucellai, Pitti, testimoni nella città della presenza di ricchi banchieri, accolti come signori nelle corti reali di tutta Europa, sono stati le mete delle nostre visite, accompagnate dalla sapiente illustrazione di brave guide che, con i loro aneddoti, hanno reso ancor più viva la relazione con queste opere straordinarie.

Il Dirigente Teresa Goffredo commenta “Il viaggio d’istruzione non è, però, soltanto un “veder cose” per arricchire le proprie conoscenze, infatti, l’esperienza spinge la mente oltre il sapere, perché offre agli studenti la possibilità di vivere un modo diverso dello stare insieme. Lo stare lontani dalla protezione dei genitori, gestire i tempi in relazione alle diverse cose da fare, condividere con altri il proprio spazio vitale, tutte esperienze che rinsaldano i legami e fanno crescere”.

Se a tutto ciò aggiungiamo il comportamento irreprensibile da parte dei ragazzi, che hanno saputo gestire in maniera ordinata e corretta il loro soggiorno in albergo, ecco che il quadro diventa più ancora più edificante. E il Prof. Francesco Volpe conclude “Il Liceo Galilei è per una scuola del “fare” e non del “subire”, in questa ottica anche il nostro viaggio a Firenze ha contribuito a salire più di un gradino verso la meta futura della maturità”.

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