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Lamezia. L’associazione San Nicola dona mascherine e guanti anti-contagio alla città

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L’Associazione San Nicola dona alla comunità lametina mille mascherine anti-contagio e mille paia di guanti. Il sodalizio guidato da Pino Morabito conferma il suo impegno nel sociale in questo momento critico segnato dalla pandemia. 

LAMEZIA. L’Associazione San Nicola presieduta da Pino Morabito nei prossimi giorni donerà mille mascherine e mille paia di guanti alla comunità lametina. I dispositivi di protezione vogliono essere un dono alla città di Lamezia, in cui il sodalizio opera da oltre dieci anni. Mascherine e guanti sono stati acquistati dai componenti dell’associazione e da qualche benefattore che vuole rimanere anonimo. Intanto, già da diversi giorni, molti volontari dell’associazione sono impegnati nella distribuzione delle mascherine anti-contagio per conto dell’Amministrazione comunale.

Infatti, il sodalizio guidato da Morabito porta avanti questo servizio insieme ad altre associazioni attive sul territorio locale, riconosciute dal Coc (Centro operativo comunale). I sannicolini e un gruppo di altre realtà associative stanno affiancando l’Amministrazione comunale in questo terribile periodo, segnato dalla pandemia da Coronavirus.

Chi avesse bisogno dei dispositivi di protezione può farne richiesta telefonando al numero 348/2555200 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13; oppure può inviare una e-mail all’indirizzo mascherinelamezia@gmail.com indicando nome, cognome, indirizzo e numero di cellulare. C’è da dire, inoltre, che l’associazione ha anche confermato la disponibilità a recapitare a domicilio alimenti e medicinali, alle persone che ne faranno richiesta. È dunque un ulteriore servizio per tutti coloro che sono impossibilitati ad uscire anche per l’acquisto di beni essenziali. Nello specifico i volontari sannicolini si occupano della distribuzione nella zona di Sambiase e delle zone collinari, sempre di Lamezia Ovest.

La maggior parte delle mascherine distribuite per conto del Comune sono prodotte artigianalmente e sono quindi prive delle relative certificazioni; sono comunque lavabili e utilizzabili per più giorni. Infatti si tratta di manufatti realizzati artigianalmente da molti benefattori che, mettendo a disposizione i loro mezzi e la loro competenza, hanno cercato di sopperire alla carenza di questi importanti presidi anti-contagio.

L’Osservatorio Sociale dell’associazione di cui fanno parte tra gli altri Salvatore De Biase, Sebastiano Barbanti e Angela Isabella, saluta favorevolmente l’ennesima iniziativa del sodalizio che, ancora una volta, è impegnato in ambito sociale. L’occhio attento verso i soggetti svantaggiati, verso i più deboli, non è mai mancato nell’agenda delle tante attività e iniziative messe in campo dai sannicolini.

“Essere in prima linea, al fianco dell’Amministrazione comunale, in questo tempo difficile per la nostra comunità, è per noi motivo di orgoglio – commentano i componenti dell’Osservatorio Sociale – Ai tempi di una pandemia globale che ha stravolto la vita del mondo intero, ogni gesto può sembrare piccolo o non risolutivo del problema. In realtà ogni azione compiuta per superare le piccole difficoltà quotidiane, migliora la vita di chi vive un disagio profondo, acuito dalle restrizioni imposte per arginare la diffusione del virus”.

“I sannicolini – sottolineano ancora i componenti dell’Osservatorio Sociale – operano sul territorio per recuperare le antiche tradizioni popolari, per realizzare eventi che facciano riscoprire il senso di appartenenza alla propria comunità. Ma, per l’associazione, il sociale ha la sua priorità. Il sociale è un obiettivo portato avanti fin dal primo momento dal sodalizio. Oggi, l’impegno a favore delle persone svantaggiate presenta sicuramente delle problematiche nuove per la complessità del momento storico che stiamo vivendo. L’importante – concludono i componenti dell’Osservatorio Sociale – è non tirarsi indietro, è esserci per tendere una mano a chi vive l’afflizione del pericolo del contagio più degli altri, nella solitudine, nella sofferenza materiale e spirituale”.

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