Lamezia, l’associazione San Nicola ringrazia il vescovo Luigi Cantafora
2 min di letturaLAMEZIA. L’associazione culturale San Nicola, presieduta da Pino Morabito, ha inteso ringraziare il vescovo diocesano Mons. Luigi Cantafora per il suo ministero episcopale speso a favore della Chiesa lametina.
A conclusione della messa che il presule ha celebrato nella nuova chiesa di San Benedetto proprio per i suoi 15 anni di episcopato, il presidente Morabito affiancato dal vice Pino Aloi, ha consegnato una targa a S.E. Mons. Cantafora.
Prima della consegna, Morabito ha letto davanti all’assemblea dei fedeli un messaggio di saluto rivolto al pastore diocesano. “Con immenso piacere le consegno questa targa in ricordo del suo ministero episcopale – ha affermato Morabito – Un dono che vuol essere un segno di ringraziamento per gli anni vissuti nella comunità ecclesiale di Lamezia come pastore della Chiesa diocesana”.
Il presidente dell’associazione ha poi aggiunto: “La nostra città, come tutti sappiamo, è il frutto dell’unione di tre ex comuni. Tre realtà diverse l’una dall’altra. Lamezia è stata fatta ma, in questi cinquant’anni, ancora non sono stati fatti i lametini”.
Sempre rivolgendosi al vescovo Cantafora, Morabito ha ricordato che fin dal suo primo giorno di episcopato, il pastore diocesano ha espresso il desiderio che ci fosse più coesione tra le popolazioni di Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia. Le tre contrade, come spesso Cantafora le ha denominate. “Oggi, quasi a conclusione del suo ministero pastorale – ha ribadito Morabito – lei Eccellenza ci lascia in eredità la concattedrale, un edificio di culto ma anche un luogo che vuol simboleggiare lo spirito di coesione della comunità. Un luogo sacro concepito con l’obiettivo di rappresentare un punto di unione e di forza per l’intera città. È la nuova chiesa – ha evidenziato Morabito – da cui deve partire la rinascita di Lamezia”.
Il presidente del sodalizio culturale ha concluso il suo saluto rammentando che lo stemma episcopale di Mons. Cantafora reca la massima “Charitas Christi urget nos”. “Questo è il pensiero inciso nel suo stemma pastorale – ha asserito Morabito – Un monito e un’esortazione sempre attuale che ci invita alla carità e alla comunione fraterna. Ancora una volta le diciamo grazie e che il Signore l’accompagni sempre nel suo cammino di pastore e ministro di Dio”.