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Lamezia: le elezioni comunali, il centrosinistra e il candidato che ancora non c’è

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LAMEZIA. Incontro pubblico stasera in piazza Mazzini promosso dal movimento “Lamezia bene comune” per cercare di trovare la quadra tra tutte le forze del centrosinistra in vista delle imminenti elezioni comunali.

 

Si dovrebbe infatti votare il 10 novembre prossimo, sempre che il Consiglio di Stato non ‘stralci’ il terzo scioglimento per mafia dell’ente comunale e reintegri l’ex sindaco Mascaro. In piazza Mazzini stasera c’è i volti della sinistra storica lametina: da Costantino Fittante a Gianni Speranza, a Rosario Piccioni. Numerosi gli esponenti del Partito democratico e di alcune associazioni; pochi, anzi pochissimi i semplici cittadini. A rompere il ghiaccio è stato Italo Reale che ha chiamato tutti ‘alle armi’. Il noto avvocato, esponente del Pd, ha sollecitato tutti a trovare una veloce intesa per scegliere nelle prossime 48 ore il candidato a sindaco e per procedere alla composizione delle liste. Un decisionismo dettato dai tempi veramente risicati che ci separano dalla consultazione elettorale e che impediscono di fare le primarie. A ‘frenare’ il piglio deciso di Reale è stato Antonio Sirianni, segretario del Pd lametino, che ha invitato tutte le forze del centrosinistra a incontrarsi per concertare con calma una linea comune e poi procedere alla scelta del candidato a sindaco.

Rosario Piccioni, ex assessore della giunta Speranza ed ex consigliere di minoranza durante la consiliatura Mascaro, ha ‘bacchettato’ tutte le forze del centrosinistra per il forte ritardo in cui si trova la coalizione che ancora brancola nel buio riguardo alla scelta dei candidati e alla stesura del programma di governo della città. Piccioni ha sollecitato partiti, movimenti e associazioni che orbitano nell’area di centrosinistra “a fare gruppo principalmente per arginare il centrodestra che sta per scendere in campo con molti degli esponenti politici che sono stati citati nella relazione del terzo scioglimento per mafia che il Comune di Lamezia ha subìto nel 2017″. L’ex assessore ha detto che una o due liste al massimo possono bastare “ma l’unico vero fattore importante è che nelle liste ci siano persone perbene”. m.s. 

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