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Lamezia. Legambiente: si provi a salvare qualche albero di piazza Garibaldi

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piazza garibaldi lamezia

“Le modalità di potatura che da qualche tempo vengono oramai praticate nel comune di Lamezia sulle alberature cittadine sono basate sulla cosiddetta “capitozzatura”, la quale consiste nell’asportare completamente la chioma dell’albero, lasciando soltanto alcuni monconi, o nei casi peggiori, il solo tronco”

Comunicato Stampa

In questi casi, la pianta, alla ripresa vegetativa, dovrà riformare nuovamente la chioma, tramite l’emissione di molti rami estremamente fragili. Questo comporta un enorme sforzo energetico per la pianta, che perciò potrebbe anche non sopravvivere, come già più volte si è verificato a Lamezia (si pensi agli alberi di ligustri in via della libertà, a Sambiase)

La capitozzatura è una pratica che viene effettuata per limitare costi e tempi della manutenzione del verde pubblico, ma che di fatto priva l’albero di tutte le sue funzioni benefiche per i cittadini e per le altre specie viventi.

Eccone solo alcuni degli effetti negativi:
– L’albero perde la sua funzione di ombreggiatura e di mitigazione delle temperature estive
– si riduce drasticamente la capacità della pianta di intercettare e assorbire gli inquinanti atmosferici
– aumenta notevolmente la probabilità che la pianta muoia a causa degli scompensi fisiologici dovuti al taglio (la capacità di resistenza varia da specie a specie).
– aumenta la vulnerabilità della pianta nei confronti di organismi patogeni
– diminuisce la quantità di carbonio incorporata dalla pianta, quindi il suo effetto di contrasto al cambiamento climatico
– rende impossibile la nidificazione degli uccelli
– ha un effetto estetico orribile.

Ora, diciamo che la tecnica è soprattutto orientata, come detto, al beneficio economico del breve termine (minore costo di manutenzione) e meno al beneficio della pianta e della sua funzione a lungo termine.

La pratica in estrema ratio porterebbe anzi ad uno svantaggio nel medio periodo poichè richiederebbe interventi ed investimenti successivi atti a compensare gli effetti negativi sull’ambiente territorio e popolazione.

Un capitolo a parte riguarda l’abbattimento imminente dei 21 pini di Piazza Garibaldi, che saranno abbattuti perchè costitituiscono un pericolo per la sicurezza pubblica. Anche in questo caso ci dispiace segnalare una malagestione perpetrata da tutte le amministrazioni che si sono succedute.

La chioma di questi imponenti alberi, infatti, dovrebbe essere alleggerita per evitare schianti, come viene fatto puntualmente in tutta italia (si pensi ai migliaia di pini che si trovano lungo i viali di Roma, sotto cui passano ogni anno milioni di automobili).

Con l’auspicio che il prossimo bando comunale per la gestione del verde, preveda un capitolo apposito per la cura e la manutenzione degli alberi cittadini, proprio per prevenire questi estremi rimedi, il circolo di legambiente Lamezia, nel solco delle iniziative effettuate a difesa degli alberi, chiede all’amministrazione comunale di verificare se esiste la possibilità di salvare dall’abbattimento alcuni degli alberi in questione, e, nella malaugurata ipotesi che il taglio fosse indispensabile per la tutela delle persone, intervenire subito ed operare una immediata piantumazione per sostituire gli alberi estirpati con piante che siano compatibili con la zona da rinverdire.

Restiamo sempre a disposizione e pronti, conclude il circolo ambientalista lametino, ad offrire un valido ed utile contributo al fine di mantenere vivo, accessibile e soprattutto per accrescere il patrimonio di verde pubblico cittadino, chiedendo al contempo, all’amministrazione comunale, che si è già mostrata attenta al tema, di sostituire al più presto gli alberi non recuperabili.

Il circolo legambiente di Lamezia

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