Lamezia, l’Unione ciechi sfrattata dai commissari: interviene la senatrice Granato
2 min di lettura«Il Comune di Lamezia Terme trovi presto una soluzione per l’Unione italiana ciechi e l’Ente nazionale dei sordi, cui ha chiesto di lasciare a breve un immobile nel quale da anni gli stessi portano avanti progetti di manifesta utilità sociale». Lo afferma, in una nota, la senatrice M5s Bianca Laura Granato, segretaria della commissione Istruzione pubblica e Beni culturali, che in una nota urgente ha chiesto al commissario comunale, Francesco Alecci, di «voler incontrare una rappresentanza dell’Unione italiana ciechi (Uic) al più presto e, intanto, di rivalutare la decisione assunta, in quanto L’Uic e l’Ente Nazionale dei Sordi svolgono un’attività di indubbia rilevanza, anche a sostegno delle istituzioni».
«Almeno la prego – ha scritto la parlamentare 5stelle ad Alecci – di voler individuare, nel caso, una soluzione alternativa coinvolgendo gli interessati», «finora non ricevuti», ha ribadito la senatrice, nonostante la loro esigenza di conoscere le ragioni che hanno indotto il Comune di Lamezia Terme a intimare il rilascio della sede in cui operano in comodato d’uso gratuito. «La restituzione del suddetto immobile – si legge nella missiva di Granato – comporterebbe una grave sospensione del servizio da parte dell’Uic, che ha in corso un progetto di servizio civile, uno già approvato per l’anno prossimo e uno, in definizione, destinato a soggetti pluriminorati. Parliamo di categorie deboli e pure di giovani che vedrebbero finire anzitempo il proprio percorso e non avrebbero più la possibilità di avere, in questo momento di crisi economica, un piccolo rimborso per le attività prestate».