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Lamezia. La maggioranza fa mancare il numero legale, salta il consiglio comunale

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Lamezia. La maggioranza fa mancare il numero legale, salta il consiglio comunale

Non c’è il numero legale e il consiglio comunale salta

L’assemblea cittadina indetta per questa mattina non si è tenuta per l’assenza di quattro consiglieri comunali di maggioranza: Giovanni Saladino, Alessandro Saullo, Antonio Lorena e Giovanni Pulice.

I quali, secondo quanto affermato dal presidente del consiglio Giancarlo Nicotera, hanno annunciato la giustifica.

Non è dello stesso avviso la minoranza che, dopo il secondo appello andato a vuoto, ha tenuto una conferenza stampa estemporanea con i giornalisti presenti nella sala consiliare.

Di seguito le dichiarazioni dei consiglieri di opposizione.

Rosario Piccioni (Lamezia Bene Comune): “Come minoranza sentiamo l’esigenza di fare il punto. Oggi non era un consiglio comunale qualsiasi. C’erano all’ordine del giorno le linee programmatiche e la questione Sacal a cui teniamo molto. Sottolineiamo che il consiglio doveva tenersi il 28 febbraio scorso ma ci hanno chiesto di rinviarlo a oggi e noi siamo stati responsabili fino all’inverosimile. Al di là delle assenze giustificate, è evidente che ci son segnali di fibrillazione nella maggioranza. Oggi è l’apice di un percorso, l’attività delle commissioni si è diradata. In città c’è molto malessere sul governo comunale. Oggi sulle linee programmatiche la maggioranza si è liquefatta. Faremo la richiesta subito per la conferenza dei capigruppo. Perché l’assemblea deve essere riconvocata, la maggioranza faccia un bell’esame di coscienza. La città paga un prezzo altissimo di tutto ciò”.

Ruggero Pegna (Udc): “Io esprimo sofferenza per questa situazione. Io penso alla opposizione in senso costruttivo. Mi unisco al coro della minoranza, perché c’è un problema in seno alla maggioranza che andava evidenziato. Spero che sia un episodio che si chiude stamattina. Siamo un’amministrazione e dobbiamo fare la nostra parte, esprimendo anche dissenso. Bisogna fare in modo che questa città sia lì dove ci sono finanziamenti, risorse per fare progetti e crescere. Lamezia deve crescere, non deve più stagnare”.

Aquila Villella (Pd): “Il significato di questa giornata è particolare. il sindaco doveva presentare le linee programmatiche. La minoranza c’è tutta, ma non c’è la maggioranza. Le giustificazioni sono surrettizie, in realtà sono assenze politiche che lanciano un messaggio preciso di disaccordo con l’amministrazione. La minoranza, come sempre, per senso di responsabilità, ha dato un segnale di collaborazione con la sua presenza perché in città è tutto fermo. Avremmo voluto dire la nostra sulle linee programmatiche che è un libro dei sogni. Ci si nasconde dietro l’alibi che gli uffici non hanno organico ma in verità c’è un immobilismo evidente. Volevamo parlare di Sacal ma in realtà la relazione della delegata del Comune non aveva fatto la relazione e noi abbiamo spostato la convocazione e poi loro oggi non si sono presentati”.

Mimmo Gianturco (FdI): “Noi di minoranza diciamo che c’è una stasi che si fotografa anche con la mancanza di numero legale in un consiglio così importante. Se oggi non si è potuto discutere delle linee programmatiche, questo è un dato da tenere in considerazione. Abbiamo presentato l’art.25 a novembre per richiedere entro trenta giorni l’indizione del consiglio comunale per discutere di Sacal, quindi tenevamo particolarmente a questo consiglio. La non partecipazione della delegata del Comune è un’assenza da rimarcare. La relazione della Milone è stata trasmessa a noi due giorni fa ma dal 2019 non la vediamo in Comune. Le organizzazioni sindacali invece sono state presenti. L’amministrazione è incapace di tenere un consiglio con temi fondamentali all’ordine del giorno”.

Lucia Cittadino (Nuova Era): “Non era più procrastinabile la presa di coscienza di una situazione stagnante evidente. Abbiamo dei consiglieri di maggioranza che non sono filo-amministrazione. Alle regionali abbiamo assistito a candidature di civici che di fatto rappresentano Forza Italia. Se chi è civico in Comune, in provincia sostiene Forza Italia, tutto ciò crea inevitabilmente delle frizioni nell’ambito della maggioranza. Abbiamo dei civici in consiglio che di fatto sono espressione di Forza Italia che sono all’opposizione. Quindi c’è una situazione paradossale. L’impegno promesso agli elettori è stato disatteso. Tutto ciò è di una gravita politica enorme. Non si pensa all’interesse della città ma a rispondere al capo partito, al parlamentare di turno”.

Pietro Gallo (FdI): “Temi importanti da trattare che non sono stati discussi. Incontrare i rappresentanti delle partecipate è fondamentale ma finora non ci siamo riusciti. Ci dispiace che il consiglio non si sia svolto ma la maggioranza deve prendere posizione.
Lamezia deve cambiare rotta, bisogna discutere del Psc, delle risorse del Pnrr. Va dato un segnale sperando che la maggioranza si ricompatti. Noi faremo sempre opposizione costruttiva”.

Matteo Folino (Forza Italia): “Chiaro lo scollamento tra governo comunale e maggioranza. Forza Italia in consiglio è all’opposizione e oggi c’è. Il civismo sta generando tanta confusione. Manca la guida della città. Non si discute di Psc, Pnrr, Piano spiaggia. Le commissioni sono paralizzate. Non si può continuare su questa linea, c’è bisogno di una maggioranza che condivida il progetto politico del sindaco e le sue linee programmatiche. La paralisi che la città sta vivendo deve essere superata, altrimenti rimettiamo tutto al voto popolare”.

Rosy Rubino (FdI): “Quando ho detto che maggioranza e giunta erano divisi e lontani ho avuto tutti contro. Oggi quello che è accaduto è la riprova di quanto dicevo già da tempo”.

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