Lamezia. Malati cronici: l’ingiustizia peggiore è gravare su poveri, emarginati e ultimi
2 min di letturaL’emergenza, oltre che sanitaria, ora è diventata anche sociale
COMUNICATO STAMPA
Arrivano alla nostra associazione notizie di tante famiglie che non riescono più a fare fronte nemmeno ai bisogni primari.
Basta vedere, per rendersene conto, il crescente numero di quanti sono costretti a recarsi alle mense della Caritas. E meno male che ci sono.
Come nel resto del paese, numerosi nostri concittadini non hanno solo necessità di mascherine ma di cibo.
Non hanno i soldi nemmeno per pagare le bollette. Nel frattempo stanno ricevendo lettere di intimidazione di distacco. Figuriamoci se riescono a far seguire le lezioni on line ai propri figli.
L’ingiustizia più grave che si possa sostenere è quella di far gravare il peso maggiore ai poveri,gli emarginati ,gli ultimi.
I nuovi poveri, il cui numero la pandemia ha alimentato in maniera notevole ed esponenziale, non possono né devono essere ignorate.
Siamo a conoscenza di persone che vinte dalla solitudine e dal senso di abbandono non vedono futuro. Con la paura e l’ansia si ritrovano disorientati.
Volgiamo un appello alle associazioni e al mondo del volontariato, che già tanto si adoperano, che si riesca ad andare oltre. Per non lasciare nessuno da solo.
I servizi sociali comunali, il Sindaco mettano a disposizione servizi dedicati anche telefonici per il sostegno di chi vive momenti difficili.
L’ Asp, per una volta, dimostri di essere vicina alla gente. Agli ammalati e a quanti questa particolare contingenza ha reso ancora più fragile e debole.
Creda nella prevenzione e nella medicina del territorio.
Oggi (ieri, n.d.r.), 25 aprile , sia anche il giorno della libertà dalla paura e dalla solitudine.
Giuseppe Gigliotti
Presidente dell’associazione malati cronici del lametino