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Lamezia. Maltempo, Di Matteo (Exit): Occhiuto chieda stato di calamità naturale

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E’ bastata una notte turbolenta dal punto di vista delle condizioni climatiche per mettere la nostra città di Lamezia Terme in ginocchio

Comunicato Stampa

Le forti piogge cadute con intensità hanno provocato molti danni e vari disagi e solo per miracolo non si sono avute conseguenze tragiche per i cittadini.

Non è certo da quest’ultima intemperia che scopriamo la fragilità del nostro territorio. Sono infatti anni in cui alle prime burrasche autunnali si verificano allegamenti e cedimenti di strade con tanto di voragini, tombini che saltano e fiumi e torrenti ingrossati.

Da anni si lancia l’allarme per esempio sul torrente Cantagalli ma tutti gli enti preposti puntualmente fanno orecchie da mercante.

Sono anche risibili le reazioni di quegli esponenti politici che da destra a sinistra in queste ore chiedono dirottamenti di fondi destinati ad altro uso per venire incontro a tali emergenze.

Ora se si vuol andare contro questa amministrazione comunale, nei confronti della quale anche noi di Exit siamo scontenti, va bene, che si faccia pure, ma almeno si colga il senso e la prospettiva risolutiva di quanto si afferma. Oggi si fa la conta dei danni e da quanto noi di Exit abbiamo potuto vedere, ingenti danni hanno colpito soprattutto l’agricoltura, un settore di cui nessuno si preoccupa.

Occorre dunque correre ai ripari e questo significa rimborsare innanzitutto i danni, cosi come viene fatto in altre parti d’Italia, dove è precipuamente l’ente Regione a recitare il ruolo di richiedente presso il governo regionale. In questa fase è indispensabile che gli enti svolgano sinergicamente un lavoro volto a ricevere i dovuti risarcimenti per la calamità naturale, che Occhiuto deve chiedere immediatmente al Governo.

Riguardo poi al nostro comune, chiediamo al sindaco Paolo Mascaro ed a tutta l’amministrazione di provvedere alla pulizia e manutenzione di tombini, fiumi e torrenti, urge una rapida mappatura delle strade e delle zone interessate agli interventi.

A troppa negligenza siamo costretti ad assistere in tempi ordinari, poi, quando giungono quelli straordinari, segnati da disagi e danni causati dalle avverse condizioni meteo, altro non si può fare che fare la conta dei disastri, quando , con una adeguata attenzione , tutto ciò non si potrebbe evitare.

Paolo Di Matteo
Coordinatore regionale Exit-sovranità per l’Italia

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