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Lamezia, Mascaro: “No ai soprusi, lottiamo per democrazia e giustizia”

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LAMEZIA. Paolo Mascaro, ex sindaco della città, così commenta la decisione del Consiglio di Stato che ha accolto la sua sospensiva e, di fatto, confermato lo scioglimento per mafia del consiglio comunale lametino.

Di seguito le considerazioni che Mascaro ha postato sul suo profilo Facebook: “Perché oggi ha perso lo Stato. Perché abbiamo ancora di più l’obbligo di difendere lo Stato. Oggi ancora una volta si è scritta una pagina negativa per chi crede fortemente e diffonde fortemente l’idea del senso etico dello Stato, per chi crede in una ‘Giustizia Giusta’ e non in una giustizia frettolosa e sommaria. Le motivazioni, rese pubbliche, del provvedimento con il quale il Consiglio di Stato ha accolto la sospensiva richiesta dal ministero dell’Interno avverso la nota sentenza del Tar Lazio, che aveva giustamente annullato lo scioglimento del consiglio comunale di Lamezia Terme, lasciano oggettivamente senza parole. È incredibile che la democrazia rappresentativa di una importante Città della Calabria sia oggi ancora massacrata e violentata sulla base di asserzioni oggettivamente inveritiere e facilmente riscontrabili:

  1. a) si scrive nel provvedimento di concessione della sospensiva che in una indagine della magistratura del maggio 2017 siano emersi “frequente affidamento delle gare alle stesse società” e “assegnazione di concessioni a soggetti privi di requisiti”: ciò è oggettivamente falso non essendovi mai stata alcuna indagine penale che ha contestato ciò;
  2. b) si scrive, come detto, che vi sia stato “frequente affidamento delle gare alle stesse società” ma in realtà mai in 29 mesi di amministrazione Mascaro una stessa società è stata affidataria di più gare; ciò è tanto vero che non si indica la società asseritamente affidataria di più gare nè ciò ha costituito ovviamente motivo di appello;
  3. c) si scrive, ancora, che vi sia stata “assegnazione di concessioni a soggetti privi di requisiti” ma in realtà ciò non è mai accaduto e mai è stato in precedenza in alcun atto contestato; ciò è tanto vero che non si indicano i detti soggetti nè ciò ha costituito ovviamente motivo di appello.

Al di là di detti dati oggettivamente inveritieri, nessuna contestazione viene mossa all’attività amministrativa, con inesistenza, quindi, di ogni presupposto per lo scioglimento che viene invece allo stato confermato stante la concessione della sospensiva! Oggi più che mai vi è, quindi, la necessità di continuare una ‘Giusta Battaglia’ a difesa di immortali principi etici, contestando e contrastando con coraggio abusi, soprusi, inefficienze, superficialità, omissioni, accanimenti. Oggi più che mai dobbiamo trasmettere ai nostri figli la speranza che ci si possa ribellare ad ingiustizie manifeste e palesi, pur solo in apparenza legittime, e che Davide, pur con sofferenze e rinunce, possa sconfiggere Golia. Non si tratta di combattere lo Stato, nel quale si crede e per il quale si lotta, ma di combattere malcostume e soprusi per affermare Democrazia e Giustizia e quindi l’eticità stessa dello Stato, oggi troppo spesso calpestata e maltrattata. Combattiamo tutti la giusta battaglia. Creiamo tutti un mondo migliore”.

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