Lamezia, Mascaro: Trame8 non parla del terzo scioglimento e perde una grande occasione
3 min di letturaHo sempre sostenuto Trame con entusiasmo. Da cittadino, ho partecipato sin dal primo anno ed ho con convinzione evidenziato quanto fosse importante ed opportuno in terra di mafia approfondire ogni tematica che potesse consentire dibattito sull’argomento.
Da sindaco, sono stato sempre al fianco degli organizzatori, aiutandoli e supportandoli al massimo delle possibilità dell’amministrazione da me guidata e di ciò, ad onor del vero, i medesimi ne hanno sempre pubblicamente e privatamente dato atto. Tuttavia, non posso nascondere la grande delusione provata nel verificare che Trame 8 ha perso l’occasione di discutere realmente del terzo scioglimento del consiglio comunale di Lamezia Terme”.
Sono le considerazioni dell’ex sindaco Paolo Mascaro che esprime tutta la sua amarezza per il fatto che il festival Trame non abbia minimamente affrontato la questione ‘terzo scioglimento’.
L’ex primo cittadino non nasconde l’amarezza per il fatto che si sia persa “l’occasione di discutere seriamente di una normativa antiquata e da correggere, di discutere seriamente sulla possibile degenerazione applicativa di un mero articolo (143 TUEL) che troppo poco disciplina e troppo spazio lascia a possibili abusi di settori e poteri dello Stato”.
Mascaro incalza: “Si poteva discutere seriamente e serenamente, 7 mesi dopo, sul contenuto del decreto di scioglimento e sulla veridicità fattuale e giuridica di quanto contestato in termini di atti e provvedimenti amministrativi, di discutere in maniera approfondita, 7 mesi dopo, su cosa è cambiato nella guida amministrativa della nostra Lamezia”.
L’ex sindaco insiste: “Si sarebbe potuto discutere di una città massacrata ingiustamente, non solo nell’aspetto morale ma anche nel vivere quotidiano e nei progetti di sviluppo, da gestione commissariale mostratasi, giorno dopo giorno ed in maniera oggettiva, palesemente inefficiente”.
Per l’ex sindaco “si è preferita la vuota arida e solita retorica, infarcita da pericolosi luoghi comuni, figlia di conformismi ed assenza di coraggio, priva di risposte e di proposte, e ciò a prescindere dal valore, che non discuto, dei soggetti intervenuti”.
“Trame 8 ha perso la grande occasione che attendeva la città – sottolinea ancora Mascaro – Trame 8 non poteva far finta di niente, Trame 8 non doveva temere che discussione efficace su Lamezia e sulla legge inerente gli scioglimenti potesse trasformarsi in vetrina politica. Trame 8 avrebbe potuto e dovuto portare il meglio del giornalismo regionale e nazionale e dinanzi ad esso far confrontare i protagonisti della vicenda, non per anticipare processi ma semplicemente per consentire una dialettica che avrebbe contribuito ad allontanare nubi plumbee, che sottendono mafie criminali e mafie di potere”.
L’ex primo cittadino tiene anche a puntualizzare: “Trame 8 in questa specifica occasione ha perso una grande opportunità ma sia chiaro che resta una grande vetrina, un grande orgoglio ed un grande vanto della nostra città, un grande spettacolo di entusiastico volontariato di crescita e di cultura”.
Mascaro così conclude: “Sin da oggi deve crescere l’auspicio che Trame 9 possa svolgersi non sotto il cielo plumbeo che pervade il 2018 lametino ma sotto quel sole che nel 2019 di certo dovrà tornare a splendere sulla nostra stupenda terra. Trame 8 ha perso una grande occasione ma trame resta tra i motivi di più grande orgoglio della nostra città”.
Redazione