Lamezia. Mascaro: “Vinceremo al primo turno, ridaremo il sorriso a Lamezia”
2 min di letturaLAMEZIA. “Vinceremo al primo turno. Ridaremo il sorriso e la speranza a questa città che si è fermata il 24 novembre 2017 con lo scioglimento. Le due liste civiche che mi sostengono rappresentano l’orgoglio di stare insieme e di operare con un obiettivo comune: la stella polare che è Lamezia”.
Così Paolo Mascaro, sindaco eletto nel 2015 e poi costretto a lasciare palazzo di città perchè il consiglio comunale è stato sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2017. Mascaro si ricandida nuovamente ma, stavolta, non si fa sostenere da una miriade di liste così come è avvenuto nel 2015. Per le amministrative 2019 nessuna ‘corazzata Potemkin‘, nessun simbolo di partito, ma soltanto due liste civiche: “Orgoglio Lamezia” e “Assieme Lamezia“. “Due liste – ha ribadito – che non servono da ‘trampolino di lancio per le prossime regionali e nemmeno per dare incarichi politici a qualcuno”.
Nei due schieramenti molte new entry ma anche alcuni fedelissimi di Mascaro che, come lui, intendono proseguire il lavoro intrapreso nella precedente consiliatura durata solo 29 mesi. “Dobbiamo spezzare le nubi della rassegnazione – ha detto con gran passione il candidato a sindaco – dobbiamo far si che tutti vadano a votare perchè solo così si può alimentare nuovamente la speranza, il futuro si decide col voto”.
L’incontro, moderato dalla giornalista Luisa Vaccaro, si è tenuto in un hotel del centro affollatissimo di gente. Mascaro ha confidato sinceramente di non aspettarsi una tale partecipazione per la prima uscita pubblica. Il candidato a sindaco ha auspicato una campagna elettorale costruttiva, fatta anche nelle piazze “perchè – ha sottolineato – noi le piazze non le temiamo“. Mascaro ha commentato con grande amarezza i due anni di commissariamento che hanno sfiancato la città. “E’ tempo – ha asserito – di riprendere tematiche di cui non si è più parlato come il Psc, il piano spiaggia unitamente alle tante problematiche che affliggono l’intera comunità”. Red.