Lamezia, Mascaro: “Vincerò contro l’anti-Stato che ha massacrato la città”
3 min di letturaLAMEZIA. Incontenibile! Un’esplosione di passione e di rabbia, di commozione e di amarezza. Un turbine di sentimenti espressi all’ennesima potenza, con forza e determinazione.
Con questo stato d’animo Paolo Mascaro ha incontrato, in piazza Mazzini, tantissimi cittadini lametini che hanno scelto di sostenere la sua battaglia contro il terzo scioglimento per mafia decretato dal consiglio dei ministri nel novembre 2017, poi revocato un mese fa dal Tar del Lazio e ed ora nuovamente messo in discussione dall’Avvocatura e dal Consiglio di Stato. L’11 aprile prossimo, Mascaro dovrà comparire dinanzi al supremo organo giurisdizionale per dimostrare che le infiltrazioni mafiose non hanno contaminato la sua amministrazione eletta nel 2015.
“L’11 aprile vincerò e tornerò di nuovo sindaco. Vincerà Lamezia – ha urlato in piazza il primo cittadino attualmente sospeso dalle sue funzioni – Io sto dalla parte dello Stato ma mi schiero contro l’anti-Stato che abusa dei suoi poteri per massacrare i territori”. Parole pronunciate con toni accorati davanti ad una folla osannante. Tra le centinaia di persone anche il consiglio comunale e la giunta, destituiti dei loro poteri una settimana fa. A mostrare vicinanza e solidarietà a Mascaro anche diversi sindaci del comprensorio e perfino Sergio Abramo, presidente dell’ente intermedio e primo cittadino catanzarese. “Sospensiva, inaudita parte. Io e i miei avvocati abbiamo capito subito che era una trappola. Ci hanno pugnalato alle spalle, senza leggere neanche una carta – ha commentato con gran sarcasmo Mascaro – ci hanno rimandato a casa per consentire ai commissari di continuare la loro opera di risanamento dell’ente comunale”.
L’ex primo cittadino ha tuonato con tutto il fiato che aveva in gola: “Questa piazza grida vergogna per quanto è stato fatto a questa città. Io sento ancora la fascia tricolore su dime. Nessuno me la può togliere. Io sono stato eletto dal popolo per anteporre gli interessi della città alla mia stessa vita. Mascaro non si scaglierà mai contro lo Stato – ha urlato ancora il sindaco sospeso – Noi ci stiamo scagliando contro l’anti-Stato che abusa dei suoi poteri, contro una normativa (quella sullo scioglimento per mafia dei comuni) che massacra i territori, che si presta al carrierismo e ai giochi della politica”. L’incontro in piazza è finito nell’apoteosi, in un bagno di folla, tra chi applaudiva, chi piangeva per la commozione, chi si faceva spazio per raggiungere Mascaro sul palco e abbracciarlo. “Diffondiamo questo appello di uomini e donne che amano la legalità che difendono i loro principi. Un messaggio di uomini e donne che l’anti-Stato vuole trasformare in demoni. Io ci sono e non mi tiro indietro. Sono certo di tornare tra pochi giorni. Non dobbiamo disperdere le nostre energie e risorse. Dobbiamo contagiare i nostri concittadini per costruire uno Stato diverso. Stasera – ha concluso Mascaro – c’è un popolo a testa alta accanto al suo sindaco. Con questo coraggio sconfiggeremo tutti. Combatterò in questi giorni fino all’11 aprile e voi combatterete insieme a me”. m.s.