Lamezia. Convegno Meetup 5 Stelle su veleni e rifiuti tossici
2 min di letturaLa mafia non usa solo le pistole per uccidere. Si serve anche dei rifiuti tossici e dei veleni che smaltisce illegalmente per conto di altri soggetti non meno riprovevoli.
La mafia, d’altronde, non ha centrali nucleari nè fabbriche “tossiche”, ma è sempre disponibile a fare da tramite tra i nostri territori e tutti coloro che non si fanno scrupoli nel disfarsi illegalmente dei propri veleni pur di massimizzare il rispettivo, così sporco, profitto.
Scenari agghiaccianti di cui la Calabria non è certo immune visto il ruolo pesante e spesso oscuro, soprattutto ogni qualvolta è entrata in contatto con i cosiddetti apparati deviati dello Stato, ricoperto in tale territorio dalla ndrangheta.
Una nube nera sinora rivelatasi più forte di autorevoli esponenti dello Stato sano, i quali hanno spesso pagato con la vita le proprie indagini ed inchieste su temi così scottanti.
E’ il caso dell’indimenticato ed eroico capitano Natale De Grazia. Di questo, e molto altro, si parlerà nell’evento organizzato da Meetup 5 Stelle Lamezia – Amici di Beppe Grillo e Comitato per il Bene Comune di Sant’Eufemia, in programma sabato 30 giugno, alle 17:00, presso la Sala Convegni Unioncamere di Via delle Nazioni.
Dopo la proiezione, in lingua italiana, del film documentario “Il veleno della mafia e la legge europea del silenzio”, prodotto da ARTE France e ARD /Radio Bremen, e girato quasi totalmente in Calabria, focus, anche alla luce degli ultimi positivi sviluppi, sull’ex discarica Bagni di Lamezia; di cui si parla, con tanto di immagini, nello stesso documentario poc’anzi menzionato.
Al dibattito, moderato dal giornalista Ferdinando Gaetano, prenderanno parte, tra gli altri, il Procuratore della Repubblica di Lamezia Salvatore Curcio, il Commissario Straordinario del Comune di Lamezia Terme Francesco Alecci, il deputato M5S Giuseppe D’Ippolito, l’ingegnere Luca Truzzolillo del Meetup 5 Stelle Lamezia, Nuccio Barillà di Legambiente, i consiglieri comunali di Amantea Francesca Menichino e Francesca Sicoli, Maria Teresa Morano di ALA, onlus Antiracket Lamezia, e Giuseppe Gigliotti di Italia Nostra onlus Lamezia.