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Lamezia, ‘ndrangheta: sequestro beni per 1,5 milioni di euro

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LAMEZIA. Sequestrati beni per 1,5 milioni di euro. Tra ieri e oggi la guardia di finanza ha eseguito il sequestro e la confisca di beni mobili e immobili che, su richiesta della Procura della Repubblica Dda di Catanzaro, è stato emesso dal Tribunale di Catanzaro (sezione Seconda Penale).

I beni sono stati sequestrati a dei soggetti riconducibili ad esponenti di spicco, e loro prestanome, ad una pericolosa cosca di ‘ndrangheta. Sono state sequestrate tre ville di pregio, delle quali una in costruzione, tutte ubicate a Lamezia Terme; un terreno con annesso appartamento ubicato sempre nel lametino; un terreno all’interno del quale è stata abusivamente costruita una villa di pregio, ubicato sempre a Lamezia Terme; due motocicli e nove autovetture, delle quali una d’epoca. I beni hanno un valore complessivo stimato di circa un milione e mezzo di euro. Il provvedimento cautelare patrimoniale del tribunale di Catanzaro, eseguito dalla Guardia di Finanza di Lamezia Terme, è stato adottato nei confronti di sei proposti, ex d.lgs. 159/2011. Le investigazioni, infatti, hanno dimostrato che i beni nella disponibilità dei sei prevenuti sono di valore del tutto sproporzionato ed ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati ed al tenore di vita mantenuto dai proposti. Le indagini – sottolineano gli inquirenti – hanno consentito di mettere pienamente in luce la spiccata pericolosità sociale dei prevenuti con la dedizione degli stessi a traffici delittuosi, dei cui proventi i medesimi ed i loro familiari hanno vissuto abitualmente, in modo agiato, per anni.

“In ragione della pericolosità sociale dei soggetti, – si chiarisce infine – analiticamente dimostrata dai complessi elementi acquisiti con le investigazioni delle fiamme gialle lametine, è stata inoltre applicata nei confronti di tre dei soggetti proposti la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di anni quattro”.

I presunti affiliati alla cosca lametina a cui sono stati sequestrati i beni sono Aldo Notarianni e Giuseppina Giampá (due ville di pregio di cui una in costruzione e due motocicli; Aurelio Notarianni (un  terreno sul quale è stata edificata abusivamente una villa di pregio e due autovetture);
Rosario  Notarianni (un terreno con annesso appartamento edificato abusivamente e 5 autovetture); Antonio Notarianni e Luigi Notarianni (una villa di pregio e 2 autovetture di cui una d’epoca).

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