Lamezia. Nicotera: la battaglia per la legalità e la tutela ambientale non si ferma
2 min di letturaRilevo che quanto da me sostenuto, con denunce, l’ultima in data 11 novembre 2024, querele e petizioni, sull’ex Opificio sito in c.da Bellafemmina, a Sant’Eufemia di Lamezia Terme aveva ed ha avuto concreto riscontro
Certo, non sono state le minacce a fermarmi in questa battaglia a favore della legalità e della nostra terra che ho condotto, supportato dai cittadini, dalla locale sezione di Italia Nostra e dagli amici dell’Associazione Ferrovie in Calabria.
Sono stato più volte ascoltato dagli inquirenti e, quindi, ringrazio vivamente, per il minuzioso lavoro svolto in sede investigativa ed operativa, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme, coadiuvata dai militari della Stazione Carabinieri di Lamezia Terme Scalo e dal Nucleo Carabinieri Forestale di Lamezia Terme per l’importantissima operazione condotta con l’obiettivo di contrastare fenomeni legati alla gestione illecita di rifiuti speciali e pericolosi, con particolare riguardo alla tutela delle aree sottoposte a vincolo paesaggistico.
Purtroppo un’area demaniale di oltre 30.000 mq, di proprietà regionale, è divenuta teatro di reati ambientali, con violazioni di norme previste dal Testo Unico Ambientale e dal codice penale, in riferimento alla gestione illecita di rifiuti speciali e pericolosi e deturpamento e uso illecito di beni di interesse culturale e paesaggistico.
Era ed è del tutto intollerabile che un’opera pubblica, costata 9 miliardi di vecchie lire di fondi europei e nazionali, che doveva divenire la più importante raffineria di olio d’oliva della Calabria a sostegno dello sviluppo agricolo e rurale, con macchinari assai innovativi, con diversi edifici e con un binario che portava direttamente alla stazione centrale, anziché essere fonte di sviluppo economico sano, sia invece diventata una fonte di approvvigionamento per lo sviluppo economico criminale.
Anziché produrre effetti benefici per la collettività sia diventata fonte di pericolo per la salute pubblica e per la collettività, in merito allo smaltimento e traffico di rifiuti speciali, nonché per la presenza di discariche, sversamento ed i connessi ingenti danni ambientali.
Mi auguro che le denunce da me fatte ed il lavoro certosino degli inquirenti non siano vani per la collettività e che, pertanto, adesso la Regione, recuperando e rifunzionalizzando questa enorme area baricentrica per tutta la Calabria, possa metterla a disposizione della nostra terra.
Giancarlo Nicotera
Presidente del Consiglio Comunale