Lamezia, omicidio nel campo rom: continuano senza sosta le indagini della polizia
2 min di letturaLAMEZIA. Continuano senza sosta le indagini della polizia di Stato sull’omicidio avvenuto ieri pomeriggio al campo rom di Scordovillo.
La vittima, Luigi Berlingieri di 51 anni, è stato sparato in pieno volto ed è poi deceduto in ospedale.
La sparatoria nella bidonville si è verificata dopo una lite degenerata tra un gruppo di rom che abitano nella favela, tra baracche e container, in condizioni igienico-sanitarie al limite della decenza umana.
Sulla sparatoria finita in tragedia indagano la squadra mobile di Catanzaro ed il locale commissariato. Le ricerche dell’assassino sono state estese ad una vasta area del lametino.
Gli investigatori stanno tentando di ricostruire quanto é accaduto attraverso le testimonianze di alcune persone che si trovavano all’interno del campo rom nel momento in cui si sono verificati i fatti.
Un’attività d’indagine che non è certo facile a causa della totale chiusura nei confronti del mondo esterno da parte dei residenti di “Scordovillo” che è uno dei campi rom più grandi del sud.
Non è la prima volta che si verificano sparatorie nell’accampamento che ospita quasi mille persone; ogni qualvolta l’accampamento è teatro di un fatto criminoso, gli abitanti del campo si chiudono a riccio, il muro di silenzio ed omertà diventa impenetrabile.
Scordovillo, in realtà, è una vergogna che nessuna amministrazione è riuscita a cancellare, un ‘pugno nello stomaco’ per l’intera comunità lametina che non vuole l’accampamento ma i rom non li vuole trasferire da nessuna parte.