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Lamezia, operazione Tifo selvaggio: i nomi degli ultras che facevano parte del commando

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Lamezia, operazione Tifo selvaggio: i nomi degli ultras che facevano parte del commando

Lamezia, operazione Tifo selvaggio: i nomi degli ultras che facevano parte del commando

Operazione Tifo selvaggio. Conferenza stampa al commissariato di Lamezia per illustrare i dettagli dell’aggressione avvenuta sull’A2 e davanti alla stazione centrale di Lamezia lo scorso 29 aprile.

Il procuratore della Repubblica di Lamezia Salvatore Curcio, insieme ai rappresentanti della polizia di Stato, il questore di Catanzaro Amalia Di Ruocco e il commissario Marco Chiacchiera, ha ricostruito l’inquietante vicenda ufficializzando l’arresto del gruppo di ultras catanesi che ha aggredito quattro professori sull’autostrada A2, scambiandoli per tifosi del Siracusa.

Per la feroce aggressione subita dai quattro professori sono stati arrestate venti persone, tra cui anche un minorenne. In particolare Luca Razza di 35 anni, è accusato di tentato omicidio, dopo che lo stesso ha cercato di investire con l’automobile l’agente della polizia ferroviaria di Lamezia intervenuto per soccorrere i quattro docenti universitari assaliti dal commando di ultras.

Nel corso dell’operazione, denominata Tifo selvaggio, sono stati emessi anche i Daspo nei confronti dei 21 arrestati.

Il procuratore, durante la conferenza, ha criticato il malfunzionamento delle telecamere pubbliche, utili ai fini delle indagini: quelle installate erano guaste o non funzionanti al momento dell’aggressione, e di conseguenza le forze dell’ordine hanno dovuto utilizzare i video delle telecamere dei privati.
Il fatto.
In vista della trasferta rossoazzurra in territorio lucano, una ventina di tifosi siciliani hanno assalito violentemente quattro docenti, scambiandoli per dei tifosi del Siracusa.

Lamezia, operazione Tifo selvaggio - Il materiale sequestrato
Il materiale sequestrato

Una mattinata da incubo quello vissuto dai quattro professori, 4 docenti universitari di Reggio Calabria che si stavano dirigendo all’Unical di Cosenza per un corso di aggiornamento professionale. I quattro uomini sono stati ‘intercettati’ dagli ultras sull’A2 del Mediterraneo, e inseguiti fino a Lamezia Terme.

Qui sono stati minacciati, quindi picchiati, derubati di alcuni effetti personali, e la loro auto, una Fiat Multipla alimentata a metano, incendiata dopo il lancio di un fumogeno. Durante l’assalto è fortunatamente intervenuto un agente della polizia ferroviaria, che ha fatto scappare gli aggressori, poi in seguito individuati e arrestati.
Le accuse.
I reati ipotizzati per gli ultras finiti in manette sono quelli di rapina impropria, danneggiamento aggravato, incendio, lesioni aggravate, violenza privata, tentato omicidio, utilizzo di oggetti atti ad offendere in occasione di manifestazioni sportive, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di materiale esplodente, mentre le indagini sono state condotte dal commissariato di Lamezia Terme, insieme alle Digos di Catanzaro, Catania ed Enna.
I nomi.
Questi i nomi delle persone coinvolte nell’operazione “Tifo selvaggio”: Luca Razza; Vincenzo Lombardo; Giovanni Antonio D’Agosta; Matteo D’Agosta; Davide Tommaso Viscuso; Simone Scarcella; Daniele D’Arrigo; Orazio Motta; Angelo Condorelli; Gianluca La Farina; Angelo Orazio Tabuso; Benito Pasturi; Giovanni Manganaro; Damiano Nicolosi; Mirko Gallo; Rosario Calarco; Luca Spampinato; Carmelo Giuseppe Murabito; Marco Salvatore Balistreri.

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