Lamezia. Paolo Di Giannantonio al «Sabato del Villaggio»
2 min di letturaAttesa per il noto conduttore e inviato di guerra del Tg1
Sabato 6 maggio, ore 18.00, nell’ormai abituale cornice del Seminario Vescovile di Lamezia Terme, quarto appuntamento targato «Sabato del Villaggio» 2023 con il noto giornalista e inviato di guerra del Tg1 Paolo Di Giannantonio.
«Il Sabato del Villaggio – ha dichiarato il direttore artistico Raffaele Gaetano – incontra uno dei più noti giornalisti della televisione italiana, volto a tutti familiare per aver condotto per anni il Tg1 e trasmissioni molto seguite come Unomattina, Italia Sera, Ore 23, Speciale Tg1.
Paolo Di Giannantonio, un giornalista a tutto tondo, pronto a raccontare per il nostro pubblico alcuni episodi dei suoi oltre quarant’anni di carriera come inviato nei luoghi più caldi del mondo e non solo. È stato infatti per molto tempo inviato speciale del Tg1 effettuando collegamenti e memorabili reportages dai luoghi teatro della prima Guerra del Golfo, della crisi Iran-Iraq, della crisi in Bosnia, Croazia, Kosovo e Macedonia. Ha raccontato inoltre le vicende legate alla nascita dello Stato Palestinese, il crollo del regime filo-sovietico in Afghanistan, l’elezione di Bill Clinton negli Stati Uniti, la clandestinità e il trionfo di Solidarnosc in Polonia, la liberazione di Nelson Mandela e la sua elezione a presidente in Sudafrica, per citarne solo alcuni».
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Ora qualche cenno sulla protagonista dell’evento. Volto popolare dell’informazione televisiva italiana, Paolo Di Giannantonio ha portato a termine inchieste sul contrabbando e sulle morti da uranio impoverito. Intrepido e quasi leggendario inviato di guerra, attualmente fa parte della Redazione Servizi Speciali del Tg1. È specializzato in studi arabo-islamici.
Il «Sabato del Villaggio» è promosso esclusivamente da partners privati che hanno inteso legare il proprio nome a una rassegna di alta cultura. Rappresenta un esempio di come l’imprenditoria più illuminata può generare positività in un territorio socialmente disastrato come quello calabrese. Un patrimonio da non disperdere.