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A Lamezia Il paradigma dei miei Frattempi di Floriano Lamanna

2 min di lettura
floriano lamanna presenta la prima raccolta poetica-LameziaTermeit

Presentata la prima silloge poetica di Floriano Lamanna

LAMEZIA. Musica e versi poetici hanno scandito la serata al Mondadori Bookstore di Lamezia Terme, dedicata alla presentazione della raccolta di poesie Il paradigma dei miei Frattempi (Calabria Letteraria Editrice), di Floriano Lamanna.

Presentate dalla lametina Ippolita Luzzo, blogger della Litweb, scrittrice e critico del Premio Brancati, alcune delle poesie presenti nel testo sono state interpretate dall’attore Daniele Sgrò e intervallate dalle note del maestro sassofonista Luca Chiarella.

Più che una presentazione, una festa per celebrare l’arrivo in libreria dei versi di Floriano Lamanna, poeta originale per il suo approccio particolare alla scrittura, fatta anche di parole desuete e musicali.

Ma facendo un passo indietro, è lo stesso Floriano a raccontarci come sia nata la sua passione poetica. È cosa che lo riporta certo agli scapestrati anni dell’infanzia, ma che trova concreto compimento intorno ai trent’anni, quando una infatuazione per una donna lo porta a scrivere quelle poesie di cui presto si accorgerà Mario Caligiuri.

Sarà proprio lo scrittore e docente dell’università della Calabria – per la quale dirige il Master in Intelligence – a curare la prefazione del testo di Lamanna.

Lorenzo Calogero, Emily Dickinson e Panella sono i tre autori studiati e letti appassionatamente dall’autore e dai quali ha tratto la maggior ispirazione per la propria produzione poetica. Tre gli assi culturali,  le passioni, che convergono nei versi all’interno del testo nel quale troviamo biliardo, musica e letteratura.

Audacia e resilienza accompagnano poesie scritte per l’Italia e per la Calabria, spesso terra di paradossi così come terra natia di alcuni grandi scrittori e poeti italiani, di frequente sottovalutati ma apprezzati fuori dai confini calabri.

“Nella vita bisogna mettersi in marcia – ci dice Floriano – lanciarsi affinché le cose vadano bene e raggiungere gli obiettivi. Vorrei che la Calabria – continua- valorizzasse i propri talenti. Per esempio, leggendo Lorenzo Calogero ho scoperto un poeta immenso.

Cosa c’è di più bello – conclude l’autore – che lasciare agli altri qualcosa di noi, è un modo per diventare eterni. Bisogna creare e studiare”.

Valentina Dattilo

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