Lamezia. Patto Sociale: no all’autonomia differenziata
3 min di letturaRaccolta firme nelle piazze di Lamezia Terme e del suo hinterland
Comunicato Stampa
Anche Patto Sociale, stando vicino alle diverse associazioni e gruppi come l’Azione Cattolica, gli Scout e l’Acli, parteciperà alla raccolta firme nelle piazze di Lamezia Terme e del suo hinterland ai fini dell’indizione di un referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata alquanto iniqua e inattuabile che priverebbe il Mezzogiorno d’Italia di risorse economiche basilari per il futuro in materie quali: sport, cultura, energia, lavoro, sicurezza, istruzione, commercio estero, ambiente, e salute.
E’ quanto annuncia Fernando Nucifero dirigente del movimento lametino “Patto Sociale” che ha tra i suoi fondatori Giancarlo Nicotera attuale Presidente del Consiglio Comunale di Lamezia Terme.
L’esponente, poi, aggiunge “è forte e deciso il nostro dissenso ad una normativa la cui applicazione frammenterebbe la coesione e l’unità Nazionale abbandonando le zone deboli a sé stesse con scarsi gettiti fiscali da gestire aumentando il divario tra le parti più povere del paese e il resto del territorio che ovviamente si caratterizza per migliori condizioni e capacità produttive”.
In poche parole “le aree del Sud per rimanere a galla sarebbero dotate di auto con il serbatoio in riserva mentre quelle del Nord potrebbero contare su macchine con il serbatoio pieno”. Una normativa che, dunque, “lede i principi fondamentali di uguaglianza e solidarietà sanciti dalla Costituzione in violazione dei doveri fondamentali dello Stato di assicurare pari diritti e servizi ad ogni cittadino indipendentemente dal luogo di residenza”.
Il disaccordo al testo legislativo di Patto Sociale, quindi, spiega l’interlocutore, “non nasce come contrapposizione tra Nord – Sud né tantomeno come opposizione ideologica ma da un forte richiamo all’amata Costituzione, un assenso ad un’idea di Stato che non isola, non lascia indietro nessuno ma permette a tutti di crescere insieme, con pari opportunità, tutelando il merito e le possibilità di ognuno”.
Costituzione che, conclude Nucifero, “è nata da esigenze comuni ed ideali assai diversi che seppero fare sintesi nell’interesse e per amore di un Paese da rifondare e ricostruire. Tanti giovani diedero la vita per averla, tanti statisti seppero incontrarsi per redigerla: democristiani, socialisti, comunisti, liberali, socialdemocratici, repubblicani, ecc. e che, dunque, non è un documento di parte ma è la carta fondamentale dello Stato posta a garanzia di tutti da amare e difendere e che da sempre funge da motivo d’ orgoglio per il popolo Italiano”.