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Lamezia. Pegna: mio voto al Dup secondo coscienza e senso di responsabilità

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Siamo in un momento di straordinaria importanza, dall’approvazione del PSC ai fondi del PNRR, e credo che ogni persona responsabile e onesta intellettualmente debba remare a favore degli interessi della Città, cioè di tutti

Comunicato Stampa

A proposito della mia astensione in merito all’approvazione del Dup, il documento unico di programmazione 2023/2025 dell’Amministrazione Mascaro, ho letto vari articoli in cui vengo definito stampella del sindaco, piuttosto che bagnino che salva Mascaro, ecc.

Sinceramente, li ho trovati divertenti, ma avrei sperato in uno sforzo di ragionamento che andasse oltre i numeri e fosse capace di registrare la coerenza del mio comportamento.

A chi è abituato a fare cronache sportive o a vedere il consiglio comunale come uno stadio con opposte tifoserie, ricordo la mia linea sin dall’inizio: abolizione della parola opposizione, collaborazione, giudizi fondati sul mio punto di vista e in tutta coscienza, esclusivamente per cercare di essere utile alla Città.

Personalmente non avevo e non ho interessi diversi dal poter dare un contributo di idee, di incisività, di visioni, per migliorare possibilmente la città in cui sono nato e vivo.

Sbagliato, corretto? Credo che il compito di un amministratore comunale sia quello di lasciare dei segni del suo passaggio sul territorio. Da amante dell’urbanistica e della bellezza, ho proposto decine di mozioni riguardanti il miglioramento della viabilità, l’arredo e il decoro urbano, l’ammodernamento e abbellimento di strade, piazze, ponti, angoli d’eccellenza, periferie, con la creazione di nuovi spazi, lo sviluppo dell’asse Caronte/lungomare con la riqualificazione di via San Bruno e delle vie d’accesso al mare, la riapertura dell’Anfiteatro di Mitoio, chiuso per sciocchezze, la velocizzazione dell’ultimazione del nuovo palasport, ecc. Un lungo elenco di opere ed interventi, alcuni dei quali facilmente realizzabili e a bassissimo costo.

La lentezza esasperante con cui vengono trattati i temi, in particolare quelli proposti da chi considerano opposizione, quindi anche i miei, non mi fa esprimere un voto positivo a questa amministrazione. Credo di avere un passo e visioni diverse. Questo, però, non significa non collaborare o dover remare contro per principio o perché antagonisti in campagna elettorale o, è il caso di dire, per partito preso.

Ho sempre e solo ragionato in termini propositivi, votando ciò che ho condiviso, con senso di responsabilità e spero, vista l’età, anche con un po’ di maturità. Ho la fortuna di ritenermi un uomo libero e in tutta libertà, in questo ruolo, credo che l’unico obiettivo debba essere ciò che è utile alla Città.

Nel merito della votazione al Dup, piuttosto, bisognerebbe analizzare il comportamento di coloro, tutti civici e innamorati di Lamezia, eletti col Sindaco Mascaro, che hanno deciso di voltargli le spalle, accasati o pronti ad accasarsi a destra o a manca, immemori del civismo assurto a loro pennacchio, magari già pensando alle prossime elezioni.

Ecco, mi ritengo molto distante da chi pensa che la politica sia un mercato o un gioco in cui si lanciano stampelle o salvagenti. Io ho votato e voto secondo coscienza e senso di responsabilità, come è stato per il Presidente dei revisori che, a mio parere, doveva essere un lametino.

Facile dire di amare Lamezia e, quando c’è un’occasione, non valorizzare le risorse lametine! Chiedo troppo a me stesso? Mi sforzo di essere all’altezza della mia stessa stima. Ultima considerazione: secondo me, il voto a quest’amministrazione dovrà darlo la Città al termine naturale del mandato.

Lamezia, anche male o non al meglio delle possibilità, dopo anni di commissariamenti, deve essere amministrata, dando a chi è stato eletto la possibilità di chiudere il proprio ciclo e rendicontare i risultati del proprio operato. Saranno i cittadini, poi, a decidere.

Siamo in un momento di straordinaria importanza, dall’approvazione del PSC ai fondi del PNRR, e credo che ogni persona responsabile e onesta intellettualmente debba remare a favore degli interessi della Città, cioè di tutti.

Stampella o salvagente? Non mi offendo, ma casualmente e non per calcoli o interessi personali e, in ogni caso, per conseguenza di chi ha modificato la sua posizione ed esclusivamente per il bene della Città.

Ruggero Pegna

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