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Lamezia. In pensione il vice brigadiere dei carabinieri Francesco Antonio Muraca

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Lamezia. In pensione il vice brigadiere dei carabinieri Francesco Antonio Muraca

Dopo 41 anni di onorato servizio è andato in pensione, l’8 gennaio 2023, il Vice Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, già Cavaliere della Repubblica, Francesco Antonio Muraca

Nato a Sambiase, l’8 gennaio 1963, l’attività del V. Brigadiere Muraca si è sempre contraddistinta per l’estrema dedizione e il forte attaccamento alla Benemerita, qualità che si sono tradotte in servizi di grande spessore, con profusione di impegno e professionalità encomiabili.

Dopo aver frequentato la scuola per Allievi Carabinieri ad Iglesias in Sardegna, inizia la sua carriera in Emilia Romagna, durante i duri anni di lotta al brigatismo rosso: primo Comando stazione di Bettola, tenenza di Bobbio e reparto operativo di Piacenza. In seguito, inizia ad avvicinarsi al suo sud: Legione di Salerno, Stazione di Moliterno e Stazione di Lagonegro, due anni al Reparto Operativo di Lecce e poi di nuovo Lagonegro. Infine in Calabria: Compagnia di Tropea, Catanzaro, Pianopoli (con il ruolo di Vice Comandante), Marcellinara, per concludere la carriera nuovamente a Catanzaro. Nel 2014 ha frequentato il corso per sottufficiali presso la scuola per carabinieri di Velletri.

Tante le operazioni da sottolineare durante il lungo servizio del V. Brigadiere Muraca, come il primo arresto eseguito mentre era ancora un allievo: sul treno Lamezia-Roma una donna insieme a sua figlia di tenera età fu avvicinata da uno sconosciuto con l’intenzione di abusarne, una situazione dall’indiscusso pericolo al quale il Muraca ha risposto con un pronto e deciso intervento, che ha assicurato alla giustizia l’interessato, dando prova di grande coraggio ed evitando conseguenze peggiori.

Nel periodo in cui ha operato presso il Comando Provinciale di Catanzaro, il V. Brig. Muraca ha ricevuto degli encomi particolari, dei quali si mettono in evidenza: un primo encomio ricevuto in occasione di un vasto incendio che interessava un’abitazione, nel quale ha fornito un contributo determinante alle attività che hanno permesso il salvataggio di un anziano e porre in sicurezza due bombole di gas, evitando che le fiamme si propagassero alle case limitrofe, scongiurando così più gravi conseguenze.

Un altro encomio arriva quando, evidenziando spiccata iniziativa e ferma determinazione, il Vice Brig. Muraca – da solo e fuori servizio – non esitava a intervenire all’interno di un capannone ove era stata segnalata la presenza di tre soggetti intenti ad asportare del materiale. L’intervento si concludeva con l’arresto dei malviventi e il recupero dell’intera refurtiva.

In considerazione di queste ed altre particolari benemerenze, nel gennaio 2017, il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni e sentito il Consiglio dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, ha conferito l’Onorificenza di Cavaliere al V. Brig. Francesco Antonio Muraca, con facoltà di fregiarsi delle relative insegne.

Lamezia. In pensione il vice brigadiere dei carabinieri Francesco Antonio Muraca

In ultimo, nel 2022, la Direzione Generale per il Personale Militare del Ministero della Difesa ha conferito al Vicebrigadiere Francesco Antonio Muraca la croce d’oro con stelletta per anzianità di servizio militare.

Oltre alle Onorificenze ciò che rende realmente orgoglioso il Muraca è l’amorevole ricordo che ha lasciato negli abitanti delle varie città in cui ha prestato servizio, riservando sempre una particolare attenzione alle persone più deboli e verso le categorie più fragili; valori etici e umani che trasmesso anche all’amata figlia Veronica.

Tesserato presso l’ANCRI di Catanzaro, il V. Brig. Muraca ha dichiarato: “Il Gen. Dalla Chiesa, che ho conosciuto personalmente, diceva di avere gli alamari cuciti sulla pelle, un pensiero che rispecchiava la realtà dei suoi comportamenti. Allo stesso modo io, in qualunque momento e in tutte circostanze della vita, mi sento carabiniere, sia in divisa che senza, perché ritengo che un eventuale mio comportamento sbagliato possa danneggiare anche l’immagine e il decoro dell’Arma. Resterò a vita un Carabiniere!”.

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