Lamezia. Piano locale di zona per le disabilità, l’OPIS è disponibile a collaborare
2 min di letturaL’ Osservatorio “Saffioti” è disponibile a collaborare per un concreto cambio di passo nei confronti delle esigenze di integrazione e inclusione
Come presidente dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica, istituito lo scorso anno con l’unanime delibera del Consiglio Comunale di Lamezia Terme, condivido la puntuale analisi pubblicata da Piervincenzo Panzarella, consigliere nazionale Confad Aps, relativamente alla mancata realizzazione del Piano Locale di zona per le disabilità e di quanto previsto dalla Legge 328 del 2000, soprattutto in ordine alla definizione dei Progetti individuali di vita.
Il tema è stato più volte sollevato dall’OPIS, sia lo scorso anno che recentemente, il 19 febbraio scorso, alla presenza dei membri della quarta Commissione consiliare.
Numerose richieste, presentate dai genitori dei ragazzi con disabilità su tutto il territorio regionale, in ordine alla realizzazione dei Progetti individuali di vita, restano purtroppo inevase, nonostante le condanne per danni esistenziali, disposte per i vari Comuni inadempienti.
Di fronte a bisogni cosi urgenti e fondamentali, espressi da famiglie con persone in gravi situazioni di disagio, non è più tollerabile ricorrere alla vecchia logica dello scaricabarile e dell’attribuzione delle colpe sempre agli altri.
Occorre, piuttosto, che ciascuna istituzione pubblica faccia al più presto la propria parte, riorganizzando celermente uffici efficienti, individuando personale competente e sensibile, cercando collaborazioni gratuite anche esterne, se non si riesce a far fronte agli impegni che la Legge impone.
Perché si realizzi una improcrastinabile inversione di tendenza in questo senso e per un concreto cambio di passo nei confronti delle esigenze di integrazione e inclusione, sempre più emergenti dal nostro territorio, l’OPIS è disponibile a collaborare da subito, con gli Uffici Comunali di Lamezia e con le altre realtà coinvolte in queste problematiche, offrendo gratuitamente il contributo fattivo di professionisti volontari presenti al suo interno.