LameziaTerme.it

Il giornale della tua città



Lamezia. Piccioni: autonomia differenziata, pessimo segnale dai consiglieri usciti dall’aula

4 min di lettura
rosario piccioni

Negli stessi giorni in cui in tutta Italia, dai banchetti nelle piazze al portale online, centinaia di migliaia di cittadini stanno firmando per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata, dal consiglio comunale della nostra città e soprattutto da una parte del centrodestra cittadino viene fuori un segnale in netta controtendenza, da cui si denota come le logiche di appartenenza prevalgano sugli interessi reali dei cittadini lametini e del Sud Italia.

Ci tengo anzitutto a ringraziare la conferenza dei capigruppo e il presidente del Consiglio Giancarlo Nicotera per aver accolto in tempi rapidissimi la mia richiesta di discutere in consiglio comunale un tema che tocca da vicino la vita delle persone e in particolare la vita dei nostri cittadini del Sud, i cui diritti fondamentali vengono “barattati” nello scambio “al ribasso” tra Lega e Fratelli d’Italia.

Nel mio intervento in consiglio ho ribadito ancora una volta i danni incalcolabili di un progetto che andrà a desertificare il Sud, a inasprire le diseguaglianze e a togliere al Mezzogiorno quelle energie giovanili che sono l’unica opportunità di riscatto. Una spaccatura insanabile del Paese su cui il vescovo Parisi e i vescovi calabresi stanno giustamente facendo sentire da mesi la loro voce, richiamando quei valori di solidarietà e sussidiarietà che non sono di una parte o di un’altra ma sono l’ossatura della nostra Costituzione. Ho sottolineato il lavoro straordinario portato avanti in questi mesi nella nostra città dal comitato per la difesa della Costituzione, presieduto dall’avvocato Mario De Grazia, in cui tanti cittadini, espressioni di forze diverse del mondo della politica, dell’associazionismo e dell’impegno civile, stanno mettendo tutto il loro impegno, anche in questi caldi fine settimana estivi, non solo in questa fase di raccolta delle firme ma da mesi per informare i cittadini e sensibilizzarli su un tema che riguarda la nostra vita e il futuro dei nostri figli: il superamento di oltre 2.000 firme raccolte ai banchetti in pochi giorni è un dato straordinario che deve essere sottolineato.

Di fronte a una questione cruciale, mi sarei aspettato da tutti i consiglieri, anche da quelli del centrodestra, una presa di posizione politica, un’assunzione di responsabilità davanti alla città. E invece abbiamo dovuto registrare con rammarico un’immagine davvero poco edificante: l’assenza dall’aula da parte dei consiglieri di Lega e Fratelli d’Italia, quelle stesse forze politiche che hanno votato il ddl Calderoli in Parlamento. Se sono convinti realmente della “bontà” di quel progetto, perché invece di disertare i lavoro non hanno ribadito chiaramente le ragioni del loro sostegno all’autonomia differenziata davanti a tutto il consiglio comunale e, quindi, di fronte ai cittadini lametini che li hanno votati?

E ancora, altri consiglieri, fino a quel momento presenti hanno poi deciso di abbandonare l’aula consiliare e di non partecipare alla discussione sull’autonomia differenziata.

Il dato di fatto è che alla fine il documento del consiglio comunale di Lamezia Terme contro l’autonomia differenziata e a sostegno della campagna referendaria è stato sottoscritto solo da 8 consiglieri: il sindaco Paolo Mascaro, il presidente del Consiglio comunale Giancarlo Nicotera, i consiglieri di Forza Italia Anna Caruso, Maria Grandinetti e Tranquillo Paradiso, il consigliere Giovanni Pulice, il consigliere Ruggero Pegna e il sottoscritto.

E’ bene che i cittadini lametini sappiano chi ha preso una chiara posizione contro il disegno “spacca Italia” che è una mannaia sul presente e sul futuro del Mezzogiorno e chi, al netto dei consiglieri che avevano annunciato in anticipo la loro assenza e che comunque hanno sottoscritto la richiesta di referendum, ha preso la facile e poco coraggiosa scorciatoia dell’assenza o dell’uscita dall’aula pur di non andare contro i diktat dei partiti di appartenenza.

Bene, dunque, che il consiglio comunale lametino abbia sottoscritto un documento contro l’autonomia differenziata, così come alcuni mesi fa all’unanimità dei presenti il consiglio comunale aveva approvato la mozione da me proposta contro il ddl Calderoli. Un segnale politico in linea con quanto fatto dalle maggiori città calabresi. Pessimo segnale viene da un centrodestra, le cui contraddizioni interne stanno sempre più esplodendo, che si dimostra chiaramente inadatto a governare. A Lamezia e nel resto del Paese

Rosario Piccioni,
consigliere comunale “Lamezia Bene Comune”

Click to Hide Advanced Floating Content