Lamezia. Piccioni: si convochi consiglio comunale aperto su autonomia differenziata
4 min di letturaBasta giocare due o più parti in commedia
Comunicato Stampa
L’appello rivolto dal Comitato “Difendiamo la Costituzione” al sindaco Mascaro, al presidente del consiglio comunale Nicotera e a tutti i consiglieri comunali, di cui abbiamo appreso notizia attraverso la stampa, segna un altro passo della battaglia che tante realtà della nostra città, associazioni, il mondo della Chiesa e il terzo settore stanno portando avanti contro lo scellerato disegno spacca-Italia del governo di centrodestra.
Nel silenzio quasi generale delle forze politiche, il comitato coordinato dall’avvocato Mario De Grazia, in questi mesi, ha messo insieme realtà diverse unite dalla volontà di difendere la Costituzione nei suoi principi fondamentali, quelli dell’unità nazionale e della sussidiarietà, oggi “sacrificati” dal ddl Calderoli sull’altare dello scambio politico al ribasso tra Lega e Fratelli d’Italia, tra autonomia e premierato.
Un’importante città della Calabria come Lamezia Terme, al centro del Mezzogiorno, non può restare fuori dalla mobilitazione generale di tanti sindaci in tutta Italia.
All’appello del Comitato, il sindaco Mascaro deve dare una risposta chiara e istituzionale, unendosi ai quasi cinquanta sindaci calabresi, compresi sindaci vicini al centrodestra, che hanno sottoscritto l’appello “Una sola Italia” chiedendo al presidente Occhiuto di impugnare la legge insieme agli altri presidenti di regione di fronte alla Corte Costituzionale.
Il tempo degli attendismi e degli equilibrismi è finito! Se il cd “centrodestra moderato”, che si richiama ai valori cristiani della solidarietà e della sussidiarietà, è contro lo “spacca Italia”, deve dimostrarlo con i fatti e gli atti istituzionali e aiutare il percorso verso un possibile referendum. Non con le dichiarazioni alla stampa che lasciano il tempo che trovano.
Già a febbraio 2023 avevo presentato una mozione, approvata poi nel mese di marzo dal consiglio comunale all’unanimità, con voto favorevole dello stesso sindaco Mascaro, con cui chiedevo all’amministrazione comunale di interloquire con il Governo nazionale e regionale perché fosse chiaro il no della quarta città della Calabria all’autonomia differenziata.
Dobbiamo proseguire sulla strada segnata da quel voto in consiglio comunale perché a pagare il prezzo salato del disegno spacca Italia del centrodestra saranno i nostri cittadini, relegati in maniera irreversibile a cittadini di serie B, se non di serie C: dai diritti fondamentali della salute e dell’istruzione, all’attribuzione delle risorse, alle remunerazioni di chi lavora nel pubblico e nel privato.
In sostanza: dopo anni e anni di battaglie per non far spopolare il Sud, rischiamo di trasformare il Mezzogiorno in una sorta di “terra delle vacanze” ma spopolata nel resto dell’anno, con i nostri giovani che continueranno ad emigrare e le forze imprenditoriali sempre meno propense a investire nel Mezzogiorno. Un progetto che come hanno dichiarato con forza i vescovi calabresi, contro i quali si è scagliato in maniera insolente Salvini in una delle sue tante passeggiate elettorali in Calabria, “darà forma istituzionale agli egoismi territoriali della parte più ricca del Paese, amplificando e cristallizzando i divari territoriali già esistenti, con gravissimo danno per le persone più vulnerabili e indifese”. Abbiamo apprezzato molto anche l’impegno in prima persona del vescovo di Lamezia Serafino Parisi che ha partecipato a fianco del comitato ad iniziative pubbliche di sensibilizzazione sul tema.
Sulla scia di quanto chiesto dal comitato, a Mascaro e Nicotera diciamo che non è più tempo per giocare due o più parti in commedia. Il no di tutta la città di Lamezia all’autonomia differenziata dev’essere chiaro e forte! Per questo rivolgo un appello al presidente Nicotera per un consiglio comunale aperto sul tema affinché possano confrontarsi non solo le legittime diverse posizioni nel consiglio comunale ma soprattutto si dia voce a quel mondo di associazioni e cittadini impegnati che in questi mesi, nella battaglia contro l’autonomia differenziata, ha fatto la differenza.
Si convochi al più presto un consiglio comunale aperto per lanciare un chiaro segnale contro un progetto scellerato che penalizza in maniera irreversibile Lamezia e tutto il Sud.
Rosario Piccioni
consigliere comunale “Lamezia Bene Comune”