Lamezia. Piccioni: non c’è stato nessun miracolo, gravi criticità riscontrate dalla Corte dei Conti
3 min di letturaVa bene che ormai sta iniziando la campagna elettorale ma per rispetto dei cittadini dovrebbe esserci un limite
Comunicato Stampa
E così, dopo aver visto in queste ultime settimane un sindaco impegnato in video spot propagandastici per “lavori in corso”, abbiamo assistito nei giorni scorsi a una conferenza stampa dai toni trionfalistici ingiustificati, a informazioni parziali e ritagliate ad arte per tentare di far credere ai cittadini lametini un miracolo che non c’è e non c’è mai stato in dieci anni.
E’ bene, dunque, far conoscere ai cittadini la realtà dei fatti. La tanto sbandierata delibera della Corte dei Conti dice sicuramente un fatto del quale certamente siamo tutti contenti: viene approvato e si chiude un piano di riequilibrio decennale varato nel 2014 e poi rimodulato più volte negli anni successivi.
Un piano di riequilibrio che – è bene ricordarlo ai cittadini – non è, come il sindaco Mascaro l’ha raccontato in questi anni, una “zavorra” di una qualsiasi amministrazione, che impedisce di fare qualsiasi movimento.
Sono stati in piano di riequilibrio negli ultimi anni, giusto per citare due esempi in Calabria, Cosenza e Reggio Calabria dove certamente le amministrazioni non sono rimaste con le mani in mano trincerandosi dietro “il piano di riequilibrio”.
E nelle stesse situazioni di difficoltà finanziarie, negli ultimi dieci anni, sono stati innumerevoli Comuni in tutta Italia.
L’amministrazione Mascaro, nell’annunciare in pompa magna la fine del piano di riequilibrio iniziato nel 2014, artatamente omette tanti aspetti e tante prescrizioni che la Corte ha messo nero su bianco nella delibera. Il massimo organo contabile evidenzia diverse criticità in particolare per quanto riguarda il bilancio 2023, in cui la Corte accerta una sottostima del fondo contenzioso, l’assenza di accantonamenti a garanzia di diversi debiti, la presenza di una parte di disavanzo che l’amministrazione non ha inserito tra gli elementi da ripianare.
Il rischio – non lo dice il sottoscritto ma la Corte dei Conti – è che la tanto sbandierata uscita dal predissesto sia solo formale e non sostanziale: se ci sono ancora debiti fuori bilancio, passività potenziali non coperte e buchi nella riscossione, è evidente che c’è poco da stare allegri mancando un vero risanamento strutturale.
Ma soprattutto – altro aspetto che l’amministrazione ha incredibilmente taciuto in conferenza stampa – la Corte dei Conti, nella delibera, chiede al Comune di adottare misure correttive entro 60 giorni soprattutto in sede di approvazione del previsionale 2025/27. Se l’amministrazione Mascaro non sarà in grado di introdurre questi correttivi, il rischio è di tornare punto e a capo.
Soprattutto preoccupa il passaggio dell’istruttoria della Corte ripreso nelle conclusioni per cui il maggiore disavanzo di € 35.015.024,08 quantificato con deliberazione del Commissario Prefettizio (con i poteri del Consiglio) n. 106 del 24/09/2021 in sede di rendiconto 2020, doveva trovare copertura finanziaria con le modalità ordinarie previste dall’art. 188 del TUEL.
Altro che toni trionfalistici! Non l’opposizione, ma la Corte dei Conti certifica che non c’è stato alcun miracolo! Si parla anzi di mancanza di trasparenza e di una serie di criticità che devono essere affrontate in pochissimo tempo.
Non si possono prendere in giro i cittadini in nome della campagna elettorale o in nome di una tanto agognata ricandidatura! I cittadini lametini sono molto più avanti e oggi possono toccare con mano che una lunga narrazione autoassolutoria durata dieci anni non sta in piedi: la città è peggiorata e non c’è stato alcun risanamento miracoloso.
Rosario Piccioni
Lamezia Bene Comune