Lamezia. Piccioni: Sacal ignora i lavoratori stagionali, serve rispetto e stabilizzazione
3 min di lettura
Rosario Piccioni: serve rispetto e valorizzazione per i lavoratori stagionali di Sacal, non propaganda e annunci vuoti!
Le ultime decisioni di Sacal in merito ai lavoratori stagionali da assumere per la ormai imminente stagione estiva confermano ancora una volta come questo management spalleggiato dalla giunta regionale di centrodestra prosegua una politica di annunci e propaganda senza nessuna scelta incisiva sulle prospettive dell’aeroporto e soprattutto senza valorizzare il personale stagionale che da anni offre il proprio lavoro con professionalità e abnegazione.
E’ veramente paradossale che, mentre tanto l’amministratore unico Franchini quanto il presidente Occhiuto periodicamente buttino fumo negli occhi con conferenze stampa e dirette social per annunciare nuove rotte, nulla cambia per i lavoratori stagionali che per l’ennesima volta si trovano nell’amara condizione del “prendere o lasciare”.
Si annuncia in pompa magna l’aumento di rotte e contemporaneamente, nella nuova programmazione estiva, si chiama in servizio dalla graduatoria dello scorso anno meno personale rispetto alla stagione precedente, con le stesse condizioni se non peggiori: basti pensare al “contentino” della possibilità per i lavoratori di scegliere il part-time potenziato, a 30 ore settimanali, con turni massacranti con orario spezzato nei fatti impraticabili e altamente stressanti e insostenibili economicamente per operatori che, in molti casi, risiedono distanti dall’aeroporto.
Condizioni di lavoro intollerabili e continuo rinvio della tabilizzazione pagati sulla propria pelle da lavoratori e famiglie che devono misurarsi con i continui aumenti del costo della vita, delle bollette, con i mutui da pagare.
E’ mai possibile gestire l’aeroporto internazionale della Calabria proseguendo con le logiche mortificanti del precariato e della stagionalizzazione?
Ma ciò che è allarmante è la totale assenza di visione e prospettiva aziendale da parte dell’attuale management che, a detta della giunta regionale di centrodestra che l’ha nominato, dovrebbe “brillare” per competenza e lungimiranza gestionale. Com’è possibile gestire un aumento di rotte e passeggeri diminuendo rispetto allo scorso anno il numero di operatori al check in?
Possibile mai che si continui a procrastinare il tema della stabilizzazione di lavoratori stagionali che da anni prestano il servizio all’aeroporto e hanno accumulato professionalità ed esperienze che danno un valore aggiunto al servizio offerto dal nostro scalo? Investire sul capitale umano, avviando un serio percorso di stabilizzazione, è il miglior investimento che si possa fare per rendere competitivo l’unico scalo internazionale della Calabria.
Nel silenzio totale della politica lametina e calabrese, nell’immobilismo del centrodestra di Mascaro che in questi anni ha ritenuto conveniente non disturbare il duo Franchini-Occhiuto , ancora una volta chiediamo rispetto e valorizzazione professionale per gli stagionali Sacal.
Per la ormai imminente stagione primaverile-estiva, l’aeroporto di Lamezia ha sicuramente bisogno di un maggior numero di operatori di quelli che, stando all’accordo concluso nei giorni scorsi tra vertici Sacal e organizzazioni sindacali, saranno richiamati per la prossima stagione.
Se non si vogliono aumentare le unità lavorative bisogna quantomeno aumentare le ore lavorative facendo in modo che no n ci siano turni massaranti ed insostenibili dal punto di vista economico.
I lavoratori meritano risposte e certezze, non la propaganda e i fuochi di artificio di Franchini e del centrodestra calabrese e lametino. Si intervenga subito, prima che sia troppo tardi!!!
Rosario Piccioni