Lamezia. Polemica per la messa solenne per i defunti di Casa Savoia
2 min di letturaAbbiamo letto, con un sentimento misto di stupore e delusione, la notizia della “Messa solenne” che si terrà domenica 28 agosto in onore dei defunti di Casa Savoia nella Cattedrale di Nicastro
Comunicato Stampa
Delusione non per chi ha organizzato la manifestazione, perché è normale che vi siano persone nel Sud che ancora amano ricordare i privilegi acquisiti dai loro avi a seguito della conquista del Regno delle Due Sicilie da parte dei Savoia, con l’acquisto a prezzi bassissimi di terreni demaniali e proprietà confiscate alla Chiesa, e per aver potuto lucrare in maniera spietata per 80 anni sulla pelle dei poveri contadini meridionali, costringendo intere generazioni ad emigrare.
La delusione e lo stupore riguarda invece la Curia lametina. E’ vero che una Messa non si nega a nessuno, specie se a pagamento, ma i preti che officeranno questa Messa sanno dei furti subiti dalla Chiesa ad opera dei Savoia? Sanno dei preti e vescovi fucilati per essersi opposti alle prepotenze del nuovo potere? Sanno dei preti condannati al carcere a vita solo per aver parlato male del nuovo Governo savoiardo durante una Messa? Esistono le prove documentali, riportate nel libro “Capire il brigantaggio postunitario e le sue origini in terra di ‘Calabrie’ “, che l’Osservatorio delle Due Sicilie ha pubblicato nel 2019.
Ecco, nessuno, per fortuna, condannerà penalmente gli attuali preti lametini per questa Messa folkloristica, ma speriamo che questo nostro breve intervento pubblico li condanni in perpetuo a studiare la storia dell’inizio della tragedia del Sud e delle tragedie subite dal clero duosiciliano, l’inizio della Questione Meridionale che dopo 162 anni ancora rende la nostra terra una terra maledetta. Siamo sicuri che, dopo aver studiato, per autopenitenza aggiungerete alle vostre preghiere quotidiane qualche altra Ave Maria.
Osservatorio delle Due Sicilie