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Lamezia. Presidente consiglio istituto Ardito-Don Bosco: posticipare il rientro in classe

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scuola ardito lamezia terme

Il Presidente del Consiglio dell’Istituto Comprensivo Ardito-Don Bosco di Lamezia Terme, Nicola Mastroianni, ha inviato una lettera al Dirigente Scolastico, dott.ssa Margherita Primavera e al sindaco Paolo Mascaro, dove chiede, a causa dell’emergenza sanitaria, il differimento dell’apertura scolastica in presenza e l’attivazione della DAD fino a quando il quadro pandemico non sarà chiarito

Di seguito la missiva:

Esimia Dirigente Scolastica, Dott.ssa Margherita Primavera,

come già posto alla Sua attenzione, l’imminente riapertura delle scuole nel momento in cui alunni e studenti hanno da poco iniziato il percorso vaccinale preoccupa moltissimi genitori così come tanti insegnanti. Una preoccupazione che negli ultimi giorni spopola sui social network, sulle chat dei gruppi Whatsapp dei genitori e dei rappresentanti di classe, con pareri negativi sull’ormai prossimo ritorno in presenza. Preoccupa e pure tanto nella nostra città l’affanno delle precarie strutture ospedaliere, la confusione organizzativa dei presidi sanitari ma, soprattutto, l’aumento esponenziale dei contagi anche fra i più giovani e gli adolescenti.

Mi consta personalmente che moltissimi genitori di chi frequenta il nostro Istituto, a quanto pare, siano risultati positivi al Covid negli ultimi giorni e il rientro dei nostri studenti provocherebbe gravi ripercussioni nella trasmissione del contagio.
Tutto ciò, ovviamente, non può in alcun modo essere sottovalutato e sottaciuto a tutela della salute e della sicurezza della comunità scolastica e più in generale della popolazione.

Il rientro alle lezioni in presenza, tout court, del nostro istituto è altamente rischioso.
L’inevitabile assembramento, causa-effetto della ripresa scolastica e il mancato tracciamento dei contagi e i ritardi nelle verifiche dei tamponi a cura del sistema Asp, a causa dell’aumento esponenziale dei contagi di questi giorni, può inesorabilmente favorire il rientro all’interno delle classi di soggetti potenzialmente positivi.

Loro recapiti pec

Tenuto conto di quanto rappresentato si richiama, pertanto, l’attenzione a considerare che:

  •   il crescente numero di contagi che attualmente interessa la Città di Lamezia Terme di fattonon trova compiuta evidenza ufficiale nel tracciamento;
  •   a quanto è noto, la variante omicron contagia soprattutto la fascia più giovane dellapopolazione;
  •   è in corso, da qualche giorno, la vaccinazione della popolazione con fascia di etàricompresa tra i 5 e gli 11 anni;
  •   le strutture sanitarie sono oramai sature, al massimo della capienza e non riescono asvolgere – per carenza di organico e strumenti – i compiti di loro spettanza e quindi a

    garantire immediata tutela in termini di prevenzione e protezione;

  •   da quanto si apprende dai canali di comunicazione l’ultimo dato aggiornato parla di “248casi attualmente attivi in città. Dato tuttavia incerto visto che i presidi responsabili non

sono in grado di smentire che si trattino molto di più” http://www.lametino.it/Ultimora/lamezia-reparto-covid-pieno-e-molti-casi-gravi-cresce-il- contagio-fra-i-giovani.html

  •   cresce in maniera esponenziale la richiesta di tamponi presso le farmacie, a cura e spese degli interessati, tenuto conto che l’ASP ha enormi difficoltà a smaltire tempestivamente l’ingente mole di attività di processazione, con evidenti ritardi nell’intervento e nella comunicazione degli esiti dei tamponi http://www.lametino.it/Ultimora/covid-a-lamezia- drive-in-in-affanno-e-microbiologia-senza-reagenti.html
  •   tale ritardo potrebbe concorrere alla crescita dei contagi e configurare nelle condotte tenute dai responsabili dei presidi anche eventuali profili penali in merito ai ritardi e/o alle omissioni di atti di ufficio dei soggetti competenti;
  •   numerosi probabili positivi sono in isolamento fiduciario da oltre quindici giorni in attesa della convocazione per il tampone molecolare; altri circolano ignari della loro positività perché asintomatici;
  •   alla luce di dette carenze non è possibile – per motivi strutturali, pratici e temporali – il rispetto delle regole anticovid-19 e in particolar modo il rispetto delle regole del distanziamento e/o dell’isolamento del caso “sospetto”;
  •   il distanziamento all’interno del gruppo classe come riferito dagli operatori interni è una misura che mal si concilia, stanti le reali condizioni delle aule, gli spazi comuni, e la concentrazione degli studenti nelle sedi aldilà degli ingressi regolamentati e differiti.
  •   molti alunni convivono con persone anziane e/o fragili che verrebbero esposti al rischio contagio loro malgrado;
  •   l’apprensione dei genitori che sono messi di fronte all’alternativa tra il rispetto dell’obbligo di istruzione previsto dalla legge e il diritto dovere genitoriale di preservare e tutelare la salute dei propri figli e del proprio nucleo familiare;Per quanto sin qui considerato e argomentato, noi genitori ABBIAMO IL DOVERE GIURIDICO E MORALE di essere messi nelle condizioni di poter prendere delle scelte consapevoli e responsabili e che per questo dobbiamo poter conoscere con elevato grado di certezza lo stato attuale della situazione pandemica a Lamezia Terme e all’interno dell’istituzione scolastica in particolare e, nel caso, se vi siano gravi e impellenti motivi che potrebbero giustificare il ricorso cautelare all’autorità giudiziaria per tutelare i propri figli.

A tal fine, e in continuità della funzione di Presidente del Consiglio di Istituto, chiedo ai sensi della normativa vigente prevista, con la modalità dell’accesso civico, di prendere immediata visione previa esibizione della relativa documentazione, in particolare:

 di conoscere i numeri effettivi dei contagi e/o dei soggetti posti in quarantena e/o quanto possa rendere edotto i genitori dei numeri e dell’andamento della pandemia in generale all’interno della scuola;

Chiedo altresì, in via precauzionale e tenuto conto dell’emergenza attuale, in via eccezionale ed urgente, in deroga alle disposizioni governative che con tutta evidenza non possono allo stato garantire quella tutela in vista della quale sono state emanate per carenza assoluta dei presupposti necessari:

 il differimento dell’apertura scolastica in presenza e l’attivazione della DAD fino a quando il quadro pandemico non sarà chiarito nei numeri e nella garanzia dell’effettiva immediata attivazione dei mezzi di tutela, di prevenzione e cura della popolazione, degli studenti in particolare e della comunità scolastica nella sua complessità e vastità.

Voglia pertanto valutare la presente richiesta e adottare i provvedimenti conseguenti e indifferibili che la particolarità della situazione pandemica richiede in mancanza dei quali, le famiglie e gli alunni, si reputeranno sollevati da qualsivoglia responsabilità sulla scorta di quanto sin qui considerato e richiesto non potrà – con tutta evidenza – essere a loro direttamente imputabile.

Nicola Mastroianni
Presidente del Consiglio d’Istituto
Istituto Comprensivo Ardito-Don Bosco Lamezia Terme
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