Lamezia, il progetto S.A.R.A. e la mancata riqualificazione urbana
2 min di letturaCome ridurre un poderoso progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana ad un mero completamento di “scheletri” Aterp a fini residenziali?
Comunicato Stampa
E’ quanto successo nella nostra città con il progetto SA.R.A.
Approvato nel luglio del 2014, nell’ambito del Piano Nazionale Città, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, era inizialmente un programma (del valore complessivo di 51,9 milioni di euro) volto alla rianimazione di tutto il quartiere Savutano.
Senza prescindere dalla immediata necessità di completare e ristrutturare i vecchi fabbricati ATERP risalenti al 1980, che, oltre ad essere brutti, nel tempo rischiavano di diventare del tutto inutilizzabili, il Progetto SA.R.A. puntava – anche con il coinvolgimento diretto dei residenti in fase di elaborazione – ad operare una serie di scelte, a livello globale e particolare, che avrebbero garantito, di fatto, una decisa trasformazione dell’intero quartiere destinato all’edilizia popolare sovvenzionata, e già degradato di suo, in una parte viva del nucleo abitato.
Nello specifico, erano state previste una serie di servizi e strutture volte all’inclusione sociale, per garantire che da li al 2022, attraverso l’instaurarsi di percorsi di accompagnamento all’insediamento, si gestisse in maniera graduale la presa di possesso di tutti quegli alloggi popolari oggi abbandonati e più volte oggetto di occupazione abusiva, evitando, così, quelle situazioni di degrado civile e sociale che si sono invece verificate nell’area di “Ciampa di Cavallo” o a San Pietro Lametino.
Con la deliberazione della Commissione Straordinaria n. 56 del 26.03.2018 si è definitivamente scelto di rinunciare a tutto quel ricco “contorno”, precondizione indispensabile, ed indipendente da qualsiasi colorazione politica, per il successo stesso dell’iniziativa.
Viene dunque spontaneo chiedersi: dato che si erano create le opportunità giuste per rendere non solo il quartiere in questione, ma, di riflesso, tutta Lamezia un esempio di riqualificazione urbana, come mai si è poi deciso di stravolgere l’idea base del Progetto, riducendo il tutto ad una mera ristrutturazione di vecchi, e mai completati, fabbricati Aterp da adibire ad edilizia sociale?
Siamo certi che i residenti del quartiere Savutano gradiscano che quella situazione da sogno, per come era stata loro inizialmente prospettata, venga invece trasformata in un incubo potenzialmente capace di generare ulteriore isolamento ed emarginazione, oltre che danni economici? A chi giova tutto ciò?
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