Lamezia. Questo sabato un webinar sul polmone e le malattie infettive
2 min di letturaSi svolgerà in videoconferenza, nella giornata di sabato 13 febbraio, un webinar sulle malattie infettive riguardanti il polmone.
Il polmone è spesso sede di numerose patologie infettive ad eziologia batterica, virale e micotica, ed è questo connubio l’obiettivo principale dell’evento medico-scientifico che si svolgerà in videoconferenza nella giornata di sabato 13 febbraio, finalizzato a fornire al personale sanitario -medici, biologi, infermieri – importanti, quanto precise e dettagliate informazioni, per una gestione efficace e condivisa nell’approccio alle malattie infettive respiratorie.
L’incontro, che verte sulla tematica inerente l’infettivologia respiratoria, è coordinato dal Dottore Massimo Calderazzo – Direttore S.C. Pneumologia P.O. Lamezia Terme (Cz) e dal Dottore Lorenzo Antonio Surace – Responsabile Centro Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni P.O. Lamezia Terme (Cz).
Le relazioni scientifiche che saranno disquisite a vario titolo e nei vari setting del webinar da un parterre di clinici di grande riferimento anche nazionale mireranno, difatti, a definire meglio aspetti specifici di alcune patologie infettive polmonari che possono mettere a volte in seria difficoltà il medico.
Particolare attenzione sarà riservata alle forme ad eziologia virale con tendenza epidemica che nell’era della globalizzazione mettono a dura prova il polmone e che richiedono una particolare esperienza sia in termine di prevenzione che di gestione. Mentre, una sessione sarà dedicata al COVID-19.
Tema, quest’ultimo, di grande attualità che desta ancora, dopo diversi mesi dalla sua comparsa, seria preoccupazione per il mondo scientifico. A tal scopo ampia attenzione verrà data alle metodiche relative alla terapia intensiva e semi-intensiva che insieme alle terapie farmacologiche finora validate rappresentano i principali cardini per la gestione delle forme sintomatiche con polmonite e grave insufficienza respiratoria.
Il corso è rivolto ai medici di medicina generale; infettivologi; pneumologi; microbiologi; internisti; rianimatori intensivi oltre che, a biologi e infermieri professionali.