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Lamezia. Questore Finocchiaro: “Il sovrintendente Aversa era un eroe”

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Lamezia. Il questore di Catanzaro Mario Finocchiaro, stasera ha partecipato alla commemorazione dei coniugi Salvatore Aversa e Lucia Precenzano, vittime innocenti di mafia, uccisi il 4 gennaio del 1992 in pieno centro cittadino. A conclusione della messa in cattedrale il questore ha voluto tracciare un suo personale ricordo di Aversa, uomo e sovrintendente di polizia

“L’omicidio dei coniugi Aversa è emblematico – ha detto Finocchiaro – in quel periodo la ‘ndrangheta, la mafia, la sacra corona unita pensavano di essere molto forti e avevano deciso di attaccare lo Stato. Il ’92, anno del duplice delitto Aversa, è l’anno delle stragi di Falcone e Borsellino. L’anno successivo ci furono ancora tanti attacchi contro le istituzioni da parte delle organizzazioni criminali. L’uccisione del sovrintendente Aversa e della sua consorte – ha rimarcato ancora Finocchiaro – si inserisce in una precisa strategia criminale.

Il coinvolgimento della signora Lucia è il segno che le consorterie criminali volevano terrorizzare la comunità. Non dimentichiamo, inoltre, che pochi mesi prima era stato sciolto per mafia il consiglio comunale di Lamezia. Tuttavia – ha evidenziato il questore – la reazione decisa e forte dello Stato non si è fatta attendere. Aversa era un figlio del Sud, un poliziotto di strada, a 360°, che non aveva paura di niente e di nessuno. Aversa era figura autorevole, aveva il carisma del capo. Possiamo ben dire che ci troviamo di fronte ad un eroe. Era consapevole dei pericoli che correva e aveva messo in conto il sacrificio e, infatti, la morte è arrivata. La sua morte, il suo sacrificio, è motivo per noi a fare sempre di più e sempre meglio. Ai familiari dico grazie per avere avuto un padre di questa qualità”.

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