Lamezia salpa con Ormeggi, buona la prima del festival letterario
3 min di letturaLAMEZIA. Ha avuto ufficialmente inizio la nuova avventura di Ormeggi, il festival letterario lametino ideato da Open Space – Associazione culturale e parte del più ampio progetto di Impressioni Mobili.
L’inaugurazione dell’Angolo del lettore e il taglio del nastro hanno sancito l’esordio della tre giorni della kermesse dedicata alla cultura e ai libri.
A dare il via all’iniziativa Simona Viciani, direttore artistico di Ormeggi e traduttrice italiana dello scrittore statunitense Charles Bukowski, e Maria Chiara Caruso, curatore del progetto Impressioni Mobili, che hanno letto alcuni dei brani scelti dai libri poi presentati durante il Festival.
“Sono venuta tre anni fa a Lamezia e ho conosciuto questo gruppo di ragazzi formidabili – dichiara in apertura la Viciani -; ho visto una passione e una professionalità che raramente si incontrano in giovani, e ho capito una cosa: è vero che un libro salpa la vita, ma ci vuole coraggio anche a rimanere nel porto e quindi grazie a questi ragazzi che portano in alto il nome di Lamezia”.
“Il fermento culturale è la vera forza e la vera immagine di questa città – afferma il primo cittadino Paolo Mascaro, presente all’inaugurazione -. La vera Lamezia è quella che emerge da un associazionismo solidale che è veramente il fiore all’occhiello del territorio.
La cultura – continua- è la crescita dell’anima della comunità, infondere la cultura resta la cosa più importante. Per questo oggi guardiamo con grandissima soddisfazione questa tre giorni che riesce a vivacizzare l’humus culturale di questa città. Mi auguro che vi sia una partecipazione profonda da parte dei lametini.
Questa è una terra che ha bisogno di questi eventi per riuscire a diffondere la cultura in tutti gli strati della nostra popolazione, e riuscire a trasmettere positività è una grande sfida. Facciamo in modo che la vera immagine di Lamezia – conclude il sindaco – sia quella di una gioventù propositiva, che vuole ragionare con la propria testa e vuole essere forte e libera”.
Buona quindi la prima del Festival e brillanti le presentazioni dei due libri in cartellone: La venere di Taškent (Voland) di Leonardo Fredduzzi e La ragazza di Marsiglia (Sellerio) di Maria Attanasio; mentre cresce l’attesa per la seconda giornata del Festival e per la presentazione in prima nazionale di Taccuino di un allegro ubriacone (Guanda) di Charles Bukowski.
Presentate anche le modalità di partecipazione al Concorso letterario Nautilus, indetto dalla Associazione Reportage di Annamaria Persico.
Per chi invece non ne avesse mai abbastanza di Ormeggi, dalle 23:00 in poi il Dopo Festival metterà a nudo in maniera totalmente dissacrante e ironica l’altra faccia della kermesse. Parole d’ordine: non prendersi troppo sul serio.
V.D.