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Lamezia. Scandalo Fideuram: condannato il promoter finanziario artefice della truffa

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LAMEZIA. Scandalo Fideuram: condannato il promoter finanziario ritenuto l’artefice della mega truffa ai danni della banca e di decine di risparmiatori

Il tribunale di Lamezia, con la sentenza vergata dal giudice Rossella Prignani, ha condannato Vincenzo Torchia, il promoter, a 6 anni e 4 mesi di reclusione e all’interdizione dei pubblici uffici. Il broker deve pagare 6,933 euro di multa e dovrà risarcire i danni ai clienti truffati e alla stessa banca.

Condannata a mesi di reclusione Cinzia Bruno ma il tribunale ha deciso la sospensione condizionale della pena e la non menzione nel casellario giudiziale.

Assolti, invece, Gianluca Condina, Santo Mario Adamo, Ottavio Estini; Ida Rosa Condina e Pasquale Torchia. Agli imputati erano stati contestati, a vario titolo, i reati di riciclaggio, truffa, associazione per delinquere e trasferimento fraudolento di valori.

Lo scandalo Fideuram è scoppiato qualche anno fa grazie alle denunce dei risparmiatori truffati a cui Torchia aveva prospettato lauti guadagni.

Grazie all’operazione Laverna coordinata dalla procura lametina e condotta dalle Fiamme Gialle è emerso che Torchia rilasciava ricevute false e incassava il denaro dei clienti, i quali pensavano che i loro risparmi sarebbero finiti al sicuro in banca. Ma, invece, i soldi venivano poi ‘dirottati’ su conti correnti di istituti di credito esteri con sede in Paesi considerati ‘paradisi fiscali’.

Secondo gli inquirenti, l’uomo si sarebbe appropriato di circa 6,6 mln di euro, di cui 4,6 di euro di profitto netto.

È stato anche accertato che il promoter predisponeva false pratiche di risarcimento di falsi contratti di investimento.

Attraverso la truffa avrebbe ottenuto il rimborso indebito di circa 250 mila euro.

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