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Lamezia, scomparsa di Pepè Dattilo, ricordo e cordoglio dello scrittore Igor Colombo

3 min di lettura
lutto cittadino

Apprendo con molta tristezza della scomparsa di quello che per me è sempre stato il presidente, l’imprenditore Pepè Dattilo, alla guida della Vigor Lamezia negli anni settanta.

A lui mi legano stupendi ricordi di infanzia di quella che fu una delle più belle Vigor di sempre. Tutte le generazioni ricordano quella straordinaria formazione a memoria, come un mantra che faceva….Rulli, Spadaro, Bolilotta, Cumbo,Parente, Tosi…… erano anni intensi e patinati, fatti di autentica passione calcistica avvolti da un romanticismo unico che difficilmente tornerà. Il presidente Pepè Dattilo incarnava a menadito tutta quella genuina passione di tifoso-presidente.

Ricordo da bambino quando i miei zii mi portarono in una trasferta della Vigor Lamezia a Barcellona Pozzo di Gotto contro la Nuova Igea, come si chiamava all’epoca la formazione siciliana. Era il campionato di serie D stagione 1977-78 , quattro giorni prima del sequestro Moro, il 12 marzo 1978, la Vigor affrontò quella gara in trasferta. Nel primo tempo sotto di due reti, mister Alberto Spelta nel secondo tempo mandò in campo, per la felicità del presidente Dattilo e di tutti i tifosi biancoverdi, quella che era la promessa non solo del calcio lametino, Giovanni Di Cello. In due minuti la Vigor raddrizzò la gara, accorciando prima il punteggio con lo stesso Di Cello e poi pareggiando con il centroavanti Greco. Sui gradoni del D’Alcontres di Barcellona, si scatenò il finimondo con lancio di ogni tipo di oggetto da parte dei tifosi locali contro noi lametini presenti in buon numero. Sul campo poi sul punteggio di 2 a 2 Di Cello offrì il pallone a Sernaggiotto per un facile goal che l’attaccante biancoverde sbagliò clamorosamente.

Una battuta poi del presidente Dattilo al lunedi, fu: “menomale che Sernaggiotto ha sbagliato, altrimenti non saremmo usciti vivi dallo stadio”.

Fu un giorno indimenticabile per tutti e per il presidente in particolare. Quel campionato poi fu vinto dalla Vigor Lamezia che era al primo anno di denominazione. Poi l’anno successivo quel gruppo sfiorò il doppio salto di categoria perdendo per uno a zero nella sfortunata gara di Alcamo.

Il presidente Dattilo è rimasto da quegli anni nel cuore di ogni tifoso biancoverde e lametino in generale.

In occasione dell’uscita del mio libro “Quegli anni in gradinata est” lo invitai alla presentazione, ma lui purtroppo dovette declinare per ovvi motivi legati alla sua età. Fu presente però la sorella Germana, segretaria in quegli anni di presidenza di suo fratello alla Vigor Lamezia, la riabbracciai con immensa gioia e lei fu felice di essere presente ad un evento che parlava anche di suo fratello Pepè e della magnifica gestione di presidenza.

Oggi Lamezia Terme perde un altro pezzo storico legato alla sua terra in maniera viscerale. Lo ricordiamo tutti con grande amore e trasporto, sempre con quel suo bellissimo sorriso impresso sul suo viso.

Alla famiglia Dattilo pongo il mio più profondo cordoglio e le più sentite condoglianze.

Igor Colombo

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