Lamezia, se continua il blocco amministrativo i commissari non mangeranno il panettone
3 min di letturaLAMEZIA. La partita Juve-Napoli ha decisamente battuto la manifestazione “Prima dell’irreparabile” indetta dalla consulta delle associazioni per discutere del pesante immobilismo in cui è sprofondata la città. Il dibattito pubblico è stato organizzato su corso Numistrano proprio nelle vicinanze di un locale che trasmetteva la seguitissima partita.
Per iniziare il confronto pubblico si è dovuto attendere la fine del novantesimo: i lametini hanno di gran lunga preferito lo sport al confronto pubblico sulle sorti della città. A rimanere sul corso per ascoltare i vari interventi sono rimasti veramente in pochi, forse un centinaio di persone o forse meno. Tra i presenti nello sparuto pubblico i deputati lametini Pino D’Ippolito (Movimento 5 Stelle) e Domenico Furgiuele (Lega); diversi ex consiglieri comunali, esponenti delle associazioni che hanno ideato l’iniziativa.
I due parlamentari hanno ringraziato il prefetto di Catanzaro, Francesca Ferrandino, che ha ‘bacchettato’ la terna commissariale sollecitandola a superare l’impasse venutosi a creare negli ultimi mesi, soprattutto in relazione alla chiusura degli impianti sportivi e delle strutture teatrali. D’Ippolito ha detto chiaramente che se non si riuscirà a garantire i servizi essenziali ai lametini, “si correrà il serio rischio di commissariare i commissari. Se per i prossimi giorni le strutture culturali non saranno riaperte – ha annunciato il parlamentare – i commissari non mangeranno il panettone”.
Furgiuele ha così motivato la scarsissima presenza dei lametini alla manifestazione: “I cittadini sono sfiduciati perché la classe politica che ha governato Lamezia negli ultimi vent’anni ha tradito le aspettative”. Il parlamentare ha ricordato che a Roma si sta lavorando per sbloccare 8 milioni di euro da destinare alla nostra città; si tratta di risorse con cui potranno anche essere impiegati nuovi professionisti nell’ambito dell’apparato comunale. “Prima dell’irreparabile” è stata introdotta da Francesco Ruberto, portavoce della consulta delle associazioni, il quale rivolgendosi ai parlamentari ha chiesto chiaramente che i commissari prefettizi alla guida del Comune dal novembre scorso siano rimossi dall’incarico. “Un altro anno in queste condizioni – ha commentato Ruberto –e la città precipiterà definitivamente in una crisi irreversibile”.
Francesco Grandinetti, componente della consulta, si è detto confortato dal fatto che i deputati lametini “stiano lavorando per la città, per mandare a casa i commissari e per rivedere completamente i tempi e i modi della farraginosa la burocrazia lametina”. Per l’ex consigliere comunale Armando Chirumbolo “bisogna fare fronte comune per rimettere in moto la macchina amministrativa. Basta con le divisioni che dilaniano il tessuto sociale. Finiamola con i tormentoni sulla città che è morta quando invece c’è tanta vitalità da esprimere”. Rosario Piccioni, ex consigliere di minoranza nella passata consiliatura, ha affermato: “I commissari devono andare via per quello che non hanno fatto in questi dieci mesi. Ci sono state occasioni per dare delle risposte alla collettività ma poi queste risposte non sono arrivate. La città è incattivita”. Giancarlo Nicotera, anch’egli ex componente del civico consesso, ha sottolineato: “La fotografia della città è impietosa. Oggi abbiamo una città paralizzata, non si capisce che la legalità va di pari passo con la cultura e lo sport. I risultati della gestione commissariale sono nulli. I commissari sono stati chiamati come ‘medici’ per curare una città malata: avrebbero dovuto indicare le medicine ed eseguire la cura per la malattia ma tutto ciò non è avvenuto”.
Redazione