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Lamezia. Sentenza Tar sui brogli elettorali, consiglieri maggioranza chiedono sospensiva al Consiglio di Stato

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sala napolitano

LAMEZIA. Alcuni consiglieri di maggioranza, attualmente sospesi dall’incarico in seguito alla sentenza del Tar che ha sciolto il consiglio comunale per brogli elettorali, sono decisi a presentare al Consiglio di Stato richiesta di sospensiva per la medesima sentenza. Ad unirsi al gruppo anche il presidente del civico consesso Pino Zaffina, anch’egli sospeso dalle sue funzioni, sempre in virtù della decisione dei giudici amministrativi.

In questi ultimi giorni si era fatta sempre più insistente la voce che alcuni rappresentanti dell’assemblea cittadina, eletta alle comunali del novembre 2019, volessero chiedere la sospensiva in modo da poter ritornare in consiglio comunale e riprendere il lavoro avviato in questo anno di consiliatura.

La sospensiva sarà inoltrata dopo che Silvio Zizza, già candidato a sindaco alle amministrative 2019, avrà notificato agli ex componenti del consiglio comunale il suo ricorso al Consiglio di Stato. Come si ricorderà l’esponente del Movimento 5 Stelle, subito dopo la competizione elettorale, aveva fatto ricorso al Tar ipotizzando anomalie e irregolarità durante le operazioni di voto e nelle fasi di scrutinio.

elezioni comunali

La prefettura prima e il Tar poi, hanno confermato l’esistenza di veri e propri brogli verificatisi durante le comunali evidenziando l’inquietante sistema della ‘scheda ballerina‘ che, dalle verifiche effettuate, è stato utilizzato in occasione delle amministrative 2019. Alla luce di quanto accaduto, il Tar ha disposto nuove elezioni in 4 delle 78 sezioni cittadine ed ha sciolto il civico consesso annullando anche il verbale di elezione del sindaco.

Zizza, pur avendo vinto il ricorso al Tar che in pratica gli ha dato ragione, intende proseguire la sua “battaglia per la legalità e la giustizia” e ha già fatto sapere che presenterà ricorso al Consiglio di Stato affinchè si rivoti in tutte le 78 sezioni della città proprio perchè la presenza della ‘scheda ballerina’ è il segno tangibile di un sistema utilizzato dalla consorterie criminali. La riprova, secondo Zizza e i suoi legali, che il voto delle comunali 2019 è stato fortemente condizionato.

Dopo che il suo ricorso sarà notificato, diversi ex componenti della maggioranza procederanno con la presentazione della sospensiva. In pratica l’auspicio è che si possa ritornare a palazzo di città in attesa della prossima tornata elettorale e che intanto si continui a lavorare per la comunità. C’è da dire, inoltre, che se il civico consesso fosse riabilitato e rimesso al suo posto, Lamezia avrebbe la possibilità di esprimere un suo rappresentante alle elezioni provinciali ormai imminenti. Se così non sarà, senza consiglio comunale in carica, non ci potrà essere nessun lametino nel nuovo consiglio provinciale di Catanzaro. m.s. 

 

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