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Lamezia, settimana dello Shiatsu ponte tra ambiente e salute

4 min di lettura
Shiatsu ambiente e salute-LameziaTermeit

Incontro "Shiatsu, ambiente e salute"

Tema della settimana “Shiatsu, ambiente e salute”

LAMEZIA. Nell’auditorium dell’istituto scolastico Pitagora si è svolto il convegno Shiatsu, ambiente e salute, inserito nella “Settimana dello Shiatsu”, giunta alla sua sesta edizione e che è ormai dal 2012 un appuntamento fisso, importante e stimolante con un certo seguito e numerosi consensi.

Organizzato da FISieo e Soroptimist Lamezia Terme, con il patrocinio di Slow Food Lamezia, hanno partecipato al dibattito Paola Crema, responsabile regionale Fisieo Calabria, Nadia Simonato responsabile “Settimana dello Shiatsu” e coordinatrice Fisieo, Anna Fazzari presidente Cles e psicologa, Lucia Greco presidente del Soroptimist club di Lamezia Terme e medico legale, Alba Malara geriatra e presidente del comitato scientifico dell’Anaste, Annalia Paravati presidente Fai Calabria.

A moderare l’incontro Renato Zaffina, presidente Vis Fisieo e Sabrina Curcio, dirigente psicologo dell’Asp di Catanzato e socia del Soroptimist club lametino.

Quest’anno la settimana dello Shiatsu, dal 18 al 25 settembre, ha avuto come tema l’ambiente e la salute. Due elementi importanti che vanno in sinergia continua proprio perché la qualità della salute ormai dipende anche alla qualità dell’ambiente.

Lo shiatsu si inserisce a pieno titolo in questa simbiosi tra ambiente e salute interessandosi del benessere psicofisico dell’individuo, e proprio per questo promuove la qualità di vita del soggetto e lo pone in stretta correlazione con l’ambiente in cui vive. Una connessione tra il nostro ambiente interno ed esterno per una disciplina antica e moderna insieme, che abbraccia l’uomo nella sua interezza.

Tutti gli argomenti toccati nelle sei edizioni precedenti lo testimoniano: cibo, arte, cultura sanità, tutti connessi allo Shiatsu, una disciplina eterogenea che ha campi di applicazione vasti.

Tanti e diversificati anche gli interventi delle relatrici, dall’esperienza con i terremotati alla possibilità e al successo dell’applicazione del metodo Shiatsu su pazienti affetti da demenza; tutti uniti da un filo sottile che costituisce un fondamentale collegamento tra Shiatsu, ambiente e salute.

Ne è un esempio anche l’intervento di Annalisa Paravati, FAI Calabria. Si pone infatti una certa importanza non solo all’ambiente naturale quanto anche alla spiritualità di quel determinato luogo. E a proposito la dottoressa Paravati ci tiene a ricordare un luogo simbolo della nostra terra, i Giganti di Fallistro: quello che rimane di una vastissima foresta di pini larici ultracentenari di dimensioni maestose di cui la Calabria era ricoperta e di cui ora sono rimasti solo 75 esemplari.

Un’area naturale protetta all’interno del Parco nazionale della Sila. “Entrare in quel posto – afferma la dottoressa – permette di sviluppare sensazioni particolari. I punti di contatto con lo shiatsu sono espliciti: l’ambiente diviene il luogo per cercare l’equilibrio fra uomo e natura. L’uomo che fa parte della natura senza esserne padrone, ma può essere in equilibrio con essa solo se la rispetta”.

La psicologa Anna Fazzari ha poi introdotto il progetto Orientiamoci, svolto all’interno di alcuni istituti della città. Un percorso intenso e faticoso che ha coinvolto varie scuole ma anche tante associazioni e altrettanti operatori. Il CLES in questo caso specifico ha avuto il compito di predisporre un questionario per ogni alunno per poter determinare le loro peculiarità, sia all’inizio del percorso che alla fine, per un totale di 186 studenti coinvolti. Al centro di tutto ovviamente il soggetto, la persona, la sua conoscenza e la padronanza dei propri limiti.

Un progetto formativo e unitario che permette lo sviluppo delle capacità insite in ogni persona, fornendogli la possibilità di orientarsi negli studi, nel mondo del lavoro e soprattutto della vita, per una scelta basata sulle esigenze personali e non dettate da altri. Un modo per offrire ai giovani una prospettiva e l’idea del futuro.

Grande intensità ed emozione per l’argomento trattato da Lucia Greco, presente nel duplice ruolo di presidente Soroptimist e di medico legale. Si è parlato infatti di umanizzazione delle cure, un fattore che spesso da parte del medico viene meno per la naturale prevalenza della parte tecnica sulle emozioni. Risulta importante invece parlare proprio dell’ambiente in cui avviene il fine vita, intendendo per ambiente non solo il luogo fisico in cui avviene ma soprattutto la componente umana che lo costituisce.

Importanti quindi dovrebbero essere le procedure di accompagnamento dei familiari, il supporto psicologico, strutture adeguate. Il medico deve conoscere i modi più opportuni per gestire e aiutare il paziente, accompagnarlo nell’elaborazione del lutto, praticare il conforto come atto medico. “È necessario che il medico recuperi questo atto di conforto e solidarietà che nel tempo si è dispersa, contaminata da una cultura di tipo egocentrico”, ribadisce la Greco.

Intervento finale del primo cittadino Paolo Mascaro che si è complimentato per il modo in cui si è stati capaci di toccare tanti temi così importanti esponendoli in maniera esemplare. “Facciamo in modo di far capire ai nostri ragazzi che siamo corpo mente e spirito, facciamo in modo che non sia prevalente solo il corpo, ma diamo spazio sempre più allo sviluppo della mente. Si rischia di essere in un’epoca generazionale in cui il culto del corpo fa passare in secondo piano l’integrità umana. Costruiamo una generazione di uomini e donne che sappiano ragionare con la propria testa”.

Valentina Dattilo

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