Lamezia. Siglato l’accordo per gli ambulatori solidali a favore degli ultimi
2 min di letturaLAMEZIA. Nel salone dell’Episcopio siglato l’accordo tra la diocesi lametina e l’associazione “Ambulatorio solidale prima gli ultimi”: l’intesa ha la finalità di offrire assistenza sanitaria a tutte quelle persone che vivono sul nostro territorio e che non hanno la possibilità economica di curarsi.
Si tratta di quelle persone fragili, sole, anelli deboli della catena che inesorabilmente la nostra società mette ai margini togliendo loro anche la forza di rivendicare i propri diritti. A siglare l’accordo il vescovo della diocesi, mons. Giuseppe Schillaci; don Fabio Stanizzo, direttore della Caritas diocesana; e l’avvocato lametino Nicolino Panedigrano in rappresentanza del sodalizio.
Alla luce di quanto stabilito la Caritas affiderà all’associazione i locali che ospiteranno gli ambulatori, già individuati all’interno del complesso interparrocchiale di San Benedetto. Il sodalizio metterà a disposizione la competenza e l’esperienza di medici, di diversa specializzazione, che gratuitamente metteranno in pratica il loro sapere a favore delle fasce deboli. Attualmente sono 25 i medici che hanno già confermato la loro disponibilità ad ‘prestare servizio’ per gli ambulatori solidali; un numero che sicuramente crescerà e che, in ogni caso, è già espressione di diverse discipline.
Ci sono medici di base, cardiologi, oncologi, ortopedici, pediatri ed altri ancora. Compito dell’associazione sarà quello di arredare e rendere accoglienti i locali offerti dalla Chiesa lametina. A tal proposito, l’avvocato Panedigrano ha sottolineato che, chi vuole, può contribuire in tal senso facendo la sua donazione al sodalizio tramite il 5XMille. Per mons. Schillaci e per don Stanizzo, l’iniziativa degli ambulatori solidali è un ulteriore segno di tutta una comunità che vuole essere inclusiva, solidale, per non lasciare solo nessuno, per dare dignità agli invisibili.
Gli utenti degli ambulatori saranno individuati tramite i centri d’ascolto della Caritas ma potranno essere segnalati anche da referenti delle comunità parrocchiali del territorio diocesano. L’attività ambulatoriale partirà appena l’emergenza sanitaria in corso lo consentirà. Nel frattempo sarà anche attivato un numero utile che farà da segreteria, da triage per accogliere le istanze dei potenziali pazienti che saranno poi indirizzati negli ambulatori specifici. La conferenza stampa è stata moderata dalla giornalista Saveria Maria Gigliotti, direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Curia. m.s.