Lamezia. Sindaco Mascaro: “Affrontiamo insieme la sfida del governo della città”
4 min di letturaLAMEZIA. Dopo il giuramento il sindaco Paolo Mascaro ha pronunciato il suo intervento durante la prima convocazione del consiglio comunale.
Di seguito la sintesi della dichiarazione del primo cittadino: Lamezia ha davanti delle grandi sfide, si tratta di 5 anni e mezzo in cui la città giocherà il proprio destino. Oggi più che mai vi è bisogno di coesione. Dovremo perseguire gli obiettivi a cui questa città tende anche perché le sfide da affrontare sono tante. Le condizioni dell’ente sono note a tutti, sappiamo e non dobbiamo mai dimenticare lo stato di partenza. La situazione delle casse comunali non è drammatica come nel 2015, ma è anche vero che la popolazione mai dovrà dimenticare che, per molti anni ancora, dovrà rimborsare per mutui e prestiti vari una cifra che è superiore a 9,5 milioni di euro all’anno. Quindi capite che un’amministrazione non stampa denaro, non può costruire voragini per i propri figli. È inutile pretendere da chi amministra ciò che è umanamente impossibile; perciò non diamo spazio a biechi populismi ma affrontiamo insieme la grande battaglia.
Questa è una giunta che rappresenta l’ideologia dell’intera città, tra i sette assessori forse alcuni non hanno votato il sindaco che, tuttavia, con atto fiduciario li ha comunque designati. Questo è un segnale, è una sfida. Vi sono sfide importantissime che si giocano su questi territori. Affrontiamo insieme la problematica dell’igiene urbana in Calabria. Il consesso comunale possa essere la voce in modo che questa città possa contare nella gestione regionale dei rifiuti. Se saremo insieme riusciremo a portare avanti una politica mirata perché la città sia protagonista del motore di sviluppo regionale. Serve urgentemente anche la rimodulazione del servizio idrico della Calabria in modo da far fronte ai tanti deficit strutturali della rete. Dobbiamo invertire la storia della regione. Vogliamo tutti insieme in questo consiglio comunale manifestare il diritto di una comunità ad avere una sua democrazia rappresentativa? Vogliamo portare avanti politiche di ulteriore rivoluzione? Vogliamo far sì che vi sia un rapporto di totale coesione, possiamo costruire un futuro che non sia di polemiche?
Vogliamo insieme portare avanti una grande battaglia per l’apparato burocratico comunale? Dobbiamo volere il bene della collettività e quindi non dobbiamo amplificare le criticità ma amplificare il desiderio e la voglia perché la macchina burocratica funzioni efficientemente. Abbiamo la possibilità di ridare benzina alla macchina comunale, vogliamo discutere di questo? La giunta è a disposizione della comunità lametina, tutta e senza pregiudizi. Vi sarà l’apertura massima a lavori prepositivi da parte delle sette commissioni consiliari. Dobbiamo cercare di tendere una mano alla città, di poter pensare che nulla di irreversibilmente negativo possa esserci. La rinascita sia il merito del positivo agire: il territorio ha bisogno di una mano tesa e di una porta aperta”.
Anche il presidente Zaffina, dopo l’elezione ha pronunciato un breve indirizzo di saluto. Di seguito il suo intervento: “Ringrazio la maggioranza compatta che mi ha voluto per questo importante ruolo. Questo risultato riguarda l’intero consiglio comunale a partire dal sindaco, eletto con un plebiscito: un risultato fantastico che va al di là di quello che dicono i numeri. Grazie anche a chi non mi ha votato. Capisco che sono posizioni politiche differenti. Ma vorrei che iniziasse un ragionamento politico diverso, vorrei che non ci fossero divisioni per il bene della città: non possiamo dividerci sul bene della comunità. Il ruolo di questo consiglio comunale deve essere quello del motore propulsore di ciò che deve avvenire a Lamezia. Il consiglio diventi l’arbitro, il controllore del futuro cittadino. Il primo obiettivo deve essere questo. Facciamo in modo che il consiglio controlli l’andamento di progetti e programmazione.
In questo consiglio il governatore Oliverio è venuto solo due volte, il presidente della Sacal De Felice non è mai venuto. Non facciamo più parte della Fondazione Terina e nemmeno del Corap, enti che agiscono sul nostro territorio. Se questo consiglio deve diventare importante, allora deve controllare, deve contare. Lamezia è stata dimenticata dagli altri enti, allora il civico consesso deve essere volano di tutto il comprensorio”. Red.